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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tasso fisso o variabile: come scegliere il mutuo casa più adatto

Scegliere il mutuo più adatto alle proprie esigenze non è sempre facile perché molti sono i fattori da considerare, dalla durata del finanziamento all’importo. Conoscere le varie tipologie di mutuo e quali siano le caratteristiche da considerare, può sicuramente aiutare nel prendere una decisione così importante, con più serenità

Per prima cosa, è bene sapere la differenza tra Mutuo a Tasso fisso e Mutuo a Tasso variabile.
Nel primo caso, il contratto prevede che i tassi di interesse restino immutati per tutta la durata del finanziamento. In termini pratici, questo consente di sapere precisamente l’importo della rata fin dal momento della stipula del contratto e, di conseguenza, l’importo complessivo da restituire, composto dal capitale finanziato e dagli interessi da corrispondere alla banca. Per i mutui a tasso fisso si utilizza come tasso di riferimento l’EURIS (Euro Interest Rate Swap) o IRS, che viene rilevato dalla Banca Centrale Europea. Questo però è solo la base di calcolo: a determinare il tasso finale è lo SPREAD, ovvero il valore percentuale che viene stabilito dalla banca o dall’ente finanziatore e che viene specificato nel contratto di mutuo. Tale dato corrisponde a quanto la banca guadagna nell’operazione di mutuo. In definitiva, il tasso di interesse fisso è quindi composto dalla somma tra SPREAD e IRS.
Nel mutuo a tasso variabile l’interesse varia in relazione all’andamento di un parametro di indicizzazione che rende ogni mese la rata differente. Il tasso di riferimento è l’EURIBOR, ovvero l’Euro Interbank Offered Rate, il tasso di prestito interbancario che viene rilevato dalla Banca Centrale Europea. A tale tasso occorre aggiungere lo SPREAD, di cui si parlava prima.
Quando conviene l’uno o l’altro? Il tasso fisso conviene quando si vuole essere sicuri dell’importo della rata, per poter programmare i propri investimenti, oppure quando il mercato dà segnali di aumento dell’inflazione. In genere, il mutuo a tasso fisso, viene preferito da chi ha uno stipendio fisso. Il costo, rispetto ad un mutuo a tasso variabile, è più alto per sua natura, almeno nella fase iniziale.
Il mutuo a tasso variabile conviene a chi vuole approfittare dell’iniziale minore costo della rata, ad esempio nel caso di aziende in fase di start-up. Inoltre, può diventare più conveniente se l’inflazione è in calo per un ragionevole periodo di tempo (è il caso di questi ultimi 5 anni, per esempio). 
Oltre al tipo di tasso, incidono sull’impegno finanziario l’importo, la durata e le garanzie che la banca chiede a supporto, per valutare la richiesta e dare il parere di fattibilità. 
Affidarsi a consulenti bancari di fiducia, che oltre all’aspetto economico e finanziario del mutuo sappiano consigliare le adeguate tutele per fronteggiare gli imprevisti della vita, che possono creare difficoltà nel pagamento delle rate, è quanto mai fondamentale e fa la differenza rispetto ad una valutazione tra vari preventivi basata solamente sul tasso. Ecco perché un mutuo non si può decidere con una ricerca “on-line”, ma con un’adeguata consulenza, che è possibile ricevere in tutte le filiali della Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola, Banca di Credito Cooperativo del Gruppo bancario cooperativo Iccrea, presente con 30 sportelli in provincia di Vicenza e Verona.

Per maggiori informazioni, www.crabrendola.it.
 

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