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Martedì, 23 Aprile 2024
Salute

Covid: quali sono le reazioni avverse dei vaccini Pfizer, Moderna, AstraZeneca

La soluzione per contrastare la pandemia è affidata al vaccino, ma sono molte le perplessità delle persone. Per far luce sugli effetti collaterali, l'Agenzia Italiana del Farmaco, il Ministero della Sanità svizzero e americano, hanno eseguito degli studi

Continua la compagna vaccinale contro il Coronavirus in tutto il mondo: a livello globale sono stati somministrati più di 280 milioni di vaccini, circa 60 milioni di persone hanno già ricevuto la seconda dose. Dalle testimonianze di chi si è sottoposto già al trattamento è stato confermato che, nella maggior parte dei casi, nei giorni seguenti alla iniezione il paziente manifesta tutta una serie di effetti collaterali simili ai sintomi tipici di una normale influenza. Alcuni di questi, però, sono più comuni di altri.

In Italia

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato il secondo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini COVID-19, riguardante i dati registrati nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) fino al 26 febbraio 2021.

Le segnalazioni riguardano soprattutto il vaccino Pfizer/BioNTech Comirnaty (96%), che è stato il più utilizzato e solo in minor misura il vaccino Moderna (1%) e il vaccino AstraZeneca (3%).

Complessivamente al 26 febbraio 2021 in Italia sono state valutate 30.015 segnalazioni su un totale di 4.118.277 dosi somministrate per tutti i vaccini, con un tasso di segnalazione di 729 ogni 100.000 dosi. Un tasso più elevato di quello che abitualmente si osserva per altre vaccinazioni, per esempio quella antinfluenzale, ma coerente con i risultati degli studi clinici e indicativo della speciale attenzione dedicata a questa vaccinazione. L’età media è di 46 anni coerente con l’età media dei vaccinati, in gran parte operatori sanitari.  Il 93,6% delle segnalazioni è riferito a eventi non gravi.

Per tutti e tre i vaccini gli eventi avversi più segnalati sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea (il 93% delle segnalazioni). La frequenza cumulativa di segnalazioni non è differente tra prima e seconda dose per i vaccini Pfizer e Moderna, mentre per il vaccino AstraZeneca non vi sono ancora iniezioni di seconde dosi previste dopo 12 settimane.

Gli eventi segnalati sono insorti prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (87% dei casi).

Le segnalazioni gravi, per le quali è in corso la valutazione del nesso causale con le vaccinazioni, corrispondono al 6,1% del totale, con un tasso di 44 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino e dalla dose somministrata.

Effetti collaterali dei vaccini

La febbre è stata segnalata con maggior frequenza dopo la seconda dose rispetto alla prima, seguita da cefalea e astenia. I minori tassi di segnalazione dei vaccini Moderna e AstraZeneca rispetto a Comirnaty sono attribuibili al minore o più recente utilizzo, pertanto — sottolinea Aifa nel rapporto — andranno monitorati nel tempo.

Comirnaty (Pfizer), la maggior parte degli effetti indesiderati è riferita a febbre (soprattutto dopo la seconda dose), dolore in sede di iniezione, astenia/stanchezza e brividi, classificati come non gravi nel 95% dei casi. Seguono in ordine di frequenza cefalea e parestesia, dolori muscolari e articolari diffusi, nausea e diarrea. Complessivamente sono presenti 1.700 segnalazioni gravi relative al vaccino Comirnaty: febbre alta, cefalea intensa, dolori muscolari/articolari diffusi e astenia, reazioni di tipo allergico, linfoadenopatia, parestesia, tachicardia, crisi ipertensiva e paralisi facciale.

Moderna, febbre, astenia/stanchezza e dolore in sede di iniezione, per il 94% dei casi non gravi. Seguono dolori muscolari e articolari diffusi, mal di testa, nausea e vomito. In 32 schede di segnalazione relative al vaccino Moderna sono riportati eventi avversi considerati gravi: febbre alta, mialgie ed artralgie diffuse.

AstraZeneca la maggior parte degli eventi riguarda febbre, brividi, astenia/stanchezza e dolore in sede di iniezione. Il 90% di queste segnalazioni sono classificate come non gravi. Seguono dolori muscolari e articolari diffusi, mal di testa, nausea e vomito. Per le seconde dosi del vaccino AstraZeneca (previste dopo 12 settimane dalle prime) non è possibile fare valutazioni in quanto non sono ancora state somministrate. La maggior parte delle 79 segnalazioni di eventi avversi gravi si riferisce a febbre alta, tremore, vertigine, sudorazione eccessiva, sonnolenza, difficoltà di respirazione, dolore generalizzato. Fa sapere AstraZeneca che su 17 milioni di vaccinati «ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la Società ha ricevuto all’8 marzo».

Decessi - Al 26 febbraio 2021 sono state inserite 40 segnalazioni con esito «decesso». Le valutazioni dei casi indicano l’assenza di responsabilità del vaccino perché si tratta di persone che presentavano patologie pregresse e che assumevano più farmaci contestualmente. L’età media dei casi ad esito fatale è di 86 anni. Non ci sono casi di decesso a seguito di shock anafilattico o reazioni allergiche importanti. 

15 aprile - Mentre i vaccini a Rna messaggero come Pfizer decollano, ora rischiano di rimanere a terra quelli a vettore virale come AstraZeneca e Johnson&Johnson. "Possibili trombosi, ictus e ischemie anche per gli anziani", spiegano fonti dell'Ema, che adesso vuole vederci chiaro. Francia, Germania, Spagna, Danimarca lo hanno sospeso a seguito di un possibile effetto collaterale grave sotto forma di coaguli di sangue.

EFFICACIA CONTRO LE VARIANTI

Vaccini, l’annuncio dell’Ema: «Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson sono efficaci contro le varianti. Problemi da AstraZeneca»

Fonte Aifa

In Svizzera

Vaccino di Pfizer/BioNTech - Sulla base delle osservazioni realizzate su 8.000 persone di età superiore ai 55 anni, in studi clinici di fase 3 del vaccino Pfizer/BioNTech:
- In circa 7 persone su 10, la puntura provoca un dolore, sul momento, da lieve a moderato. Circa 1 persona su 20 sviluppa anche un arrossamento e/o prurito transitori.
- Possono verificarsi anche sensazioni di stanchezza (nella metà dei vaccinati), mal di testa (in circa 2 persone su 5), brividi, dolori muscolari o articolari (circa 1 persona su 5). Circa 1 persona su 10 sviluppa una febbre transitoria, e 1 persona su 12 sviluppa diarrea.

Vaccino di Moderna - Sulla base delle osservazioni realizzate su 15.000 persone che hanno ricevuto il vaccino nella fase 3 degli studi clinici:
- In circa 9 persone su 10, la puntura provoca, sul momento, un dolore da lieve a moderato. Circa 2 persona su 20 sviluppa anche un arrossamento transitorio e/o prurito.
- Possono verificarsi anche sensazioni di stanchezza (in due terzi delle persone vaccinate), mal di testa (in circa 3 persone su 5), brividi, dolori muscolari o articolari (in circa 2 persona su 5). Circa 2 persona su 10 sviluppa una febbre transitoria.

Per le allergie gravi, l'incidenza è di circa 1 su 100.000 (per il vaccino Pfizer/BioNTech). Se desiderate essere protetti da COVID-19 ma in passato avete avuto una grave reazione allergica (anafilassi), parlate con il vostro medico per sapere in quali condizioni potreste essere vaccinati.  

 Fonte: Effetti collaterali dei vaccini anti-COVID-19 in Svizzera – Aggiornamento (Swissmedic, 11.3.2021)

Negli Stati Uniti

Qualche settimana fa i Centers for Disease Control and Prevention, organismi di controllo sulla sanità pubblica degli USA hanno pubblicato un elenco degli effetti collaterali più comuni, che solitamente si manifestano dopo aver ricevuto il vaccino Covid, ovvero:

  • dolore (concentrato nel punto dove il paziente ha ricevuto l’iniezione);
  • gonfiore;
  • febbre;
  • brividi;
  • mal di testa;
  • stanchezza.
  • eruzioni cutanee,
  • dolori muscolari diffusi
  • nausea.

Gli effetti collaterali dimostrano che il vaccino Covid funziona
Sentirsi male dopo aver ricevuto le prime dosi del vaccino Covid, quindi, non deve allarmare chi lo riceve. Si tratta infatti di una reazione dell’organismo non solo del tutto normale (e annunciata), ma anche rincuorante per certi versi. La manifestazione degli effetti collaterali conferma infatti che il vaccino ha fatto effetto, poiché si tratta di una risposta immunitaria dell’organismo che sta sviluppando anticorpi resistenti al Covid.

Fonte: Centers for Disease Control and Prevention, organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti

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