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Alimentazione

Qualità del sonno e idratazione: l'acqua aiuta a dormire

Meno 2 ore di sonno a notte ecco quanto costa non bere, scopriamo perché

Non riuscite a dormire? Forse non bevete abbastanza acqua. Brutti pensieri, agitazione, stomaco sotto sopra, possono essere tanti i motivi che causano una notte insonne. Tuttavia, spesso viene ignorata una delle cause più semplici e diffuse, che portano all’interruzione del riposo: la scarsa idratazione. L’acqua, infatti, è uno degli elementi maggiormente in grado di ridurre ansia, stress e di conseguenza disturbi del sonno, tre elementi, strettamente correlati, che stanno, inoltre, colpendo sempre più persone a seguito del lockdown (+60%).

“Ciò che emerge dallo studio è che i valori elevati di densità urinaria (maggiori di 1020 g/ml) e di contenuto salino (maggiore di 831mOsm/kg) danno prova di una scarsa idratazione e portano ad una conseguente riduzione della durata del sonno di circa due ore. La causa di questa reazione è la modifica nel rilascio dell'ormone antidiuretico (vasopressina) con interferenza dei ritmi circadiani (risveglio). Quando siamo disidratati, il nostro organismo cerca di difendersi producendo vasopressina per non perdere liquidi influendo però sul risveglio anticipato.” Spiega il Professor Umberto Solimene, dell’Università degli Studi di Milano.

Una giusta idratazione, oltre ad essere alla base del benessere fisico e mentale dell’uomo, è una delle chiavi più importanti del dormire bene: l’acqua è uno degli elementi fondamentali per una buona digestione, un altro degli aspetti fondamentali per dormire bene. In particolare, le acque minerali bicarbonato-solfate, grazie alla presenza di questi due sali minerali, stimolano l’attività del fegato e del pancreas, riducendo l’acidità gastrica e favorendo l’azione degli enzimi digestivi. L’acqua minerale contiene anche altri oligoelementi utili per mantenere il regolare ciclo veglia-sonno, come il magnesio e il potassio, una cui carenza può portare a soffrire di insonnia ed a irritabilità. Inoltre, il livello di idratazione va a impattare anche sul manifestarsi di mal di testa ed emicranie: bere poco favorisce questi dolori che influenzano a loro volta la qualità e quantità delle ore di sonno.” 

In poche parole se l'organismo è disidratato si difende producendo vasopressina per non perdere liquidi influendo sul risveglio anticipato. 

A dimostrare questo forte legame è lo studio “Short sleep duration is associated with inadequate hydration”, pubblicato sulla rivista “Sleep”, in cui si sostiene che chi beve troppo poco ha una scarsa qualità del sonno. Lo studio è stato realizzato in USA e Cina prendendo in considerazione 9.559 e 11.903 cittadini, i quali sono stati intervistati sulle loro abitudini di idratazione e sleeping routine. Inoltre, sono state condotte delle analisi delle urine dei partecipanti basate su due parametri: densità e composizione ionica (Sali disciolti).

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