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Venerdì, 19 Aprile 2024
Alimentazione

Mal d'autunno, vi sentite giù di tono? Ecco cosa fare

Un malessere che si può combattere

Questa forma di malessere stagionale colpisce durante i mesi più freddi, è dovuto al passaggio dalle temperature calde a quelle basse, dalla graduale diminuzione delle ore di luce e per finire il fatidico cambio dell’ora che ci fa vivere di più al buio. Il cielo diventa grigio, le giornate si accorciano e ci sembra di avere meno tempo, complice la fine dell’ora legale e il ripristino dell’ora solare.  Anche la natura ci ricorda che la stagione è cambiata: la vegetazione e i viali si ricoprono di tappeti di foglie ingiallite. Il nostro organismo non rimane certo indifferente a tutti questi cambiamenti. 

Questa spossatezza stagionale colpisce durante i mesi più freddi. Spiegheremo di cosa tratta, quali sono i sintomi e i rimedi

Umore

Il primo a risentirne è l’umore (sbalzi d’umore, stati d’ansia, depressione, irritabilità), ed anche il fisico reagisce negativamente. Stanchezza, mancanza di energia, difficoltà di concentrazione, mal di testa, insonnia, sensazione di malessere diffuso, questi i sintomi più comuni, un disturbo molto frequente dal momento che, secondo un indagine colpirebbe ben il 59% degli italiani.

La luce giova 

Per aiutare l’orologio biologico a sincronizzarsi prima con i nuovi ritmi stagionali, la miglior cura è l’esposizione alla luce solare o artificiale ad ampio spettro, che ha effetti anche sui neurotrasmettitori serotonina e melatonina. In presenza di luce solare la ghiandola pineale secerne la serotonina che, oltre a migliorare l’umore, interviene nella regolazione del senso di fame e sazietà, mentre il buio produce melatonina che, tra l’altro accentua il bisogno di riposo e abbassa il tono dell’umore. Per le forme comuni e blande di disagio basta una cura basata su passeggiate all’aperto di almeno 20/30 minuti al dì, anche se il cielo è coperto.

Termoregolazione

Secondo gli esperti, a causare il “mal d’autunno” sarebbe in primo luogo un difetto del sistema di termoregolazione situato esattamente nel cervello, nell’ipotalamo, dove hanno sede l’orologio biologico e la ghiandola pineale.  Accade quindi che con i bruschi mutamenti meteorologici si modifica la produzione di ormoni che incide sulle difese immunitarie. A seguire “tempeste ormonali” tradotte in sintomi neurovegetativi (irritabilità, nervosismo, sbalzi d’umore) e in manifestazioni fisiche (malessere, stanchezza, mal di testa).

Dieta: più carboidrati a pranzo.

In autunno aumentare a mezzogiorno l’assunzione di amido rispetto alle proteine e fare l’opposto a cena. Pane, pasta o riso integrali danno più magnesio, minerale antifatica e vitamina B6, che partecipa alla sintesi della serotonina. La sera meglio le proteine leggere di carni magre, pesci o legumi, Hanno buone quote di L-triptofano: di notte favorisce la produzione di melatonina. La sera pasti completi, ma leggeri per non interferire con il sonno.

Ma ottobre è anche il mese in cui sulla tavola fanno capolino alcune prelibatezze “energetiche” che ci aiutano ad affrontare le giornate più difficili: cachi e castagne su tutti.

Cachi

“Ricchi di vitamina C, betacarotene, potassio, magnesio e fosforo, i cachi sono frutti molto energetici – spiega la dott.ssa Giovanna Geri, farmacista, nutrizionista e co-fondatrice della startup Vitamina (takevitamina.com) – Per il loro elevato contenuto calorico, in particolare zuccheri, sono sconsigliati a chi è diabetico o obeso ma sono un’ottima fonte di energia per anziani, bambini e adulti di ogni età. Inoltre sono un rimedio naturale contro la stitichezza e grazie al contenuto di antiossidanti hanno azione protettiva sul fegato.”

Le castagne

Sono il frutto autunnale per eccellenza, estremamente versatile in cucina, si possono utilizzare dall’antipasto al dolce senza alcuna difficoltà. “Come i cachi, anche le castagne danno un notevole apporto calorico e sono ricche di vitamine – specifica la dott.ssa Geri di Vitamina - in particolare vitamina A e vitamine del gruppo B: sono infatti un’ottima fonte di acido folico o vitamina B9, essenziale per le donne in gravidanza, per l’assorbimento e il metabolismo del ferro. Contengono anche minerali, in particolare potassio, magnesio e fosforo.”

Carciofi

Anche il reparto verdura in ottobre gioca il suo asso nella manica con il ritorno dei carciofi, compagni ideali per disintossicarsi e depurarsi.

“I carciofi hanno proprietà rimineralizzanti, epatoprotettrici, depurative e antiossidanti – continua l’esperta - Sono ricchi di vitamina C, vitamine del gruppo B, ferro e rame; contengono inoltre discrete quantità di flavonoidi tra i quali la cinarina che spicca per la sua utilità per il benessere del fegato. Poiché la vitamina C con la cottura si perde, per assorbire meglio il ferro contenuto in questi preziosi alimenti è utile condirli con il limone, naturalmente ricco di acido ascorbico, elemento fondamentale per assorbire il minerale.”

Integratori

Qualora, però, con la sola alimentazione non fosse possibile assumere le giuste quantità di nutrienti gli integratori che in ottobre non devono mancare sono vitamina C, Zinco e vitamine del gruppo B: “questa combinazione - conclude la dott.ssa Giovanna Geri di Vitamina – aiuta pelle e capelli che si trovano in difficoltà e aiutano le difese immunitarie a rinforzarsi contro i primi cambi di temperatura. Le vitamine del gruppo B, in particolare, sono ricostituenti e danno un boost energetico molto importante.”

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