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Perchè i ristoratori non ci guadagnano con la consegna a domicilio

Tra commissioni, sconti e costi di promozione il 50% va alle piattaforme

Il food delivery già negli ultimi anni stava conquistando fette sempre più ampie di consumatori e in questo momento particolare è l’unica soluzione possibile per le attività della ristorazione che vogliono lavorare anche la sera. L'offerta è molto ampia, non solo pizza e hamburger, ma anche primi piatti, pietanze, contorni, dolci, gelato, cinese, indiano, sushi, veneto e burger si possono avere tranquillamente al proprio domicilio.

Il costo per i Ristoratori

Con i locali rimasti chiusi a lungo causa restrizioni, la consegna insieme all'asporto è diventata la principale fonte di introiti. A quali condizioni? "Spesso il costo totale in fattura trattenuto dagli operatori di delivery supera il 50% -racconta Enzo Ferrieri, fondatore di Cioccolati Italiani e presidente di Ubri, l’Unione brand ristorazione italiana - Per la maggior parte dei ristoranti è impensabile avere un proprio un sistema di logistica e gestire i rider direttamente. Siamo consapevoli degli investimenti e delle complessità organizzative che le società di delivery devono affrontare, ma in molti casi non solo al ristoratore non rimane alcun margine, ma addirittura rischia di rimetterci. Perché ci sono sempre da considerare i costi diretti: materia prima, personale, utenze. Da coprire con il 50% di ricavo che rimane in tasca. Deliveroo, Glovo, UberEats e Just Eat chiedono intorno ai 200 euro per l'attivazione, più una percentuale che arriva fino al 35% e viene contrattata con il singolo locale. In più - pena ritrovarsi senza ordine - bisogna aderire alle campagne di consegna gratuita o a un euro. E anche la posizione nella lista che compare all'utente in molti casi è a pagamento."

Spiega la situazione Catello Buononato titolare di 2 pizzerie nella zona di Dueville: "Nei paesi non fanno servizio le app di consegna nazionali a domicilio. In ogni caso mi sono informato e non sono accettabili i costi per attività come la mia. Per stare nella piattaforma ti chiedono dal 18 al 30%, poi a fine mese ti mandano la fattura del venduto attraverso di loro, e vedi che tra una cosa e l'altra su 1000 euro te ne arrivano 500. Preferisco dare lavoro a studenti che metto in regola, alla fine il costo è minore e posso formarli per dare un servizio migliore ai miei clienti."

L’emergenza dettata dal coronavirus ha visto moltiplicarsi in pochissimi giorni il numero dei ristoranti italiani che hanno deciso di adottare il servizio di consegna a domicilio e di conseguenza le maggiori piattaforme online specializzate nel delivery, stanno riorganizzandosi velocemente, riders inclusi, per sopperire all’aumento improvviso della domanda. Eccone alcune che operano anche a Vicenza.

JUSTEAT

Justeat nata nel 2007 quasi per gioco, è oggi diventata leader del mercato Food Delivery italiano. Ha puntato moltissimo sulla facilità di utilizzo dell’App e ha saputo soddisfare le esigenze di entrambe le facce della stessa medaglia, consumatori e ristoratori. Anche chi è a secco di tecnologia riesce ad aprire l’app justeat e ordinare una pizza. Non fa le consegne direttamente.

Quanto costa il servizio Justeat per i ristoratori?

C’è da pagare un costo di attivazione che di solito si aggira intorno ai 150 euro, e successivamente Justeat trattiene una percentuale che può variare dal 10% al 15%. È una percentuale leggermente più bassa rispetto ai servizi di delivery che si occupano anche della consegna.

GLOVO

Nel 2016 Glovo è arrivata in Italia per consegnare a domicilio non solo cibo, ma ogni cosa. La startup spagnola ha la caratteristica di consegnare ogni tipologia di prodotto.

Glovo consegna con i suoi fattorini?

Tra i punti di forza di Glovo ci sono proprio le consegne. L’azienda infatti ha una rete di fattorini o glovers (come ama chiamare) che si occupano delle consegne a domicilio.

Quanto costa il servizio Glovo per i Ristoratori?

Non esistono quote di entrata per diventare partner di Glovo. Il partner firmerà un contratto con una quota percentuale che glovo tratterrà per ogni consegna effettuata. Non esiste una percentuale fissa univoca per tutti i partner, ma comunque la forbice può variare dal 16% al 30% a seconda di determinate condizioni stabilite dall’azienda.

DELIVEROO

Deliveroo è un’azienda londinese che nasce nel 2013 dalla passione per il cibo, in pochi anni ha conquistato mezza Europa e oggi è una delle principali Food Delivery App anche da noi. La semplicità di utilizzo del servizio è una delle caratteristiche vincenti dell’applicazione.

Deliveroo consegna con i suoi fattorini?

Certamente si! Una volta pronto l’ordine, un rider lo ritirerà e lo consegnerà all’indirizzo stabilito. È possibile usufruire del servizio a tutte le ore del giorno a seconda delle limitazioni imposte dal ristoratore stesso.

Quanto costa il servizio Deliveroo?

Al momento l’iscrizione è gratuita, ma come anche nelle altre aziende di Food Delivery non esiste una percentuale univoca per tutti i ristoratori partner, ma varia a seconda di alcune condizioni che prevede l’azienda. Comunque il contratto può prevedere una percentuale a favore di deliveroo che va dai su ogni consegna che va dal 16% al 25%.

L'inchiesta sui consumatori

L’ emergenza del covid19 ha accelerato la crescita del servizio di Food Delivery. Dalla ricerca di Altroconsumo emergono alcuni dati interessanti:

  • L’86% degli intervistati usufruisce del delivery quando è a casa
  • Il 10% quando è al lavoro
  • Il 39% delle persone che ordinano sono in coppia
  • Il 38% sono un nucleo familiare con uno o due bambini
  • Il 14% è single
  • Il 9% ordinano in gruppi di cinque o più persone
  • Si ordina principalmente tramite app (40%), telefono (35%), sito web (23%)

L’età non sembra un fattore rilevante rispetto al food delivery: nelle varie fasce intervistate infatti non ci sono differenze rilevanti nella frequenza di utilizzo del servizio.

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