West Nile, individuato un nuovo focolaio
Dopo i casi di Camisano e Quinto, l’Ulss 8 Berica fa sapere che è stato individuato un nuovo focolaio a Creazzo
Ancora allarme West Nile nel Vicentino. Dopo i casi degli scorsi giorni, a Camisano e Quinto, l’Ulss 8 Berica fa sapere che è stato individuato un nuovo focolaio a Creazzo. La stessa azienda fa sapere che sono in corso degli incontri in collegamento con la Regione Veneto, per fare il punto della situazione.
Il bollettino di sabato 27 agosto riportava un totale di 227 i casi di West Nile registrati e confermati in Veneto, dei quali 123 di “semplice” febbre e 104 della forma neuroinvasiva. I casi sengalati nel Vicentino erano 18, 5 dei quali nella forma neuroinvasiva.
La febbre West Nile è provocata dal virus West-Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli. Le zanzare appartengono al genere Culex (specie C. pipiens), mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi, dove il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%).
Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, WNF). Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva, WNND). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età. Il bollettino contiene anche i conteggi di altre virosi: la febbre Dengue fa registrare 16 casi (3 nel Vicentino), tutti provenienti da Paesi esteri (Brasile, Cuba, Kenya, Maldive, Sri Lanka Thailandia e Togo). Il Toscana Virus presenta 3 casi, tutti segnalati dalla provincia di Padova. Nessun caso, infine, di Chikungunya, Zika e Usutu.
