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Veglia di preghiera per Angelo Zen: "Ci ancoriamo alla speranza"

Giovedì sera il momento di raccoglimento per dedicare un pensiero all'imprenditore disperso in seguito al terremoto in Turchia. Presenti i sindaci di Martellago e Romano d'Ezzelino

La comunità di Maerne si è riunita  nella chiesa parrocchiale in un momento di preghiera e speranza per Angelo Zen, imprenditore 60enne disperso nel terremoto in Turchia, del quale non si hanno notizie da domenica sera. Come riporta Veneziatoday  A celebrare la funzione è stato il parroco, don Siro Zorzi. Presenti Andrea Saccarola, sindaco di Martellago (Venezia), e Simone Bontorin, sindaco di Romano d'Ezzelino, dove l'imprenditore ha risieduto per oltre vent'anni. Hanno partecipato, per fare sentire la propria vicinanza, anche due rappresentanti della comunità turca.

«Ci raccogliamo per condividere tante preoccupazioni. - ha detto il parroco nel corso dell'omelia - Di fronte ad eventi forti della natura, ci prende il senso dell'impotenza, restiamo senza parole. Dobbiamo fare i conti con la fragilità e la nostra limitatezza umana. Preghiamo per Angelo e i suoi familiari, nella speranza che lo possano rincontrare». La moglie di Zen, invitata dal sindaco, pur riservandosi di partecipare alla veglia, ha deciso di non essere presente.

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha fatto pervenire un messaggio ai familiari, ai quali rivolge «tutto il mio pensiero, la mia attenzione e anche la mia preoccupazione. In queste giornate - prosegue il messaggio - sono rimasto in contatto costante con le strutture della Farnesina, sperando in una qualche notizia positiva, che al momento purtroppo non è arrivata. La mente corre alle immagini che vediamo arrivare dalla Turchia e dalla Siria: una devastazione che lascia senza parole. In questo inferno, però, stiamo assistendo ad alcuni miracoli: persone, spesso bambini, salvate dai soccorritori anche là dove non si pensava possibile. Mi ancoro a queste testimonianze per poter mantenere viva la speranza anche per Angelo».

Da domenica sera la famiglia non ha notizie del proprio caro, che, in base alle ultime informazioni, al momento del sisma si trovava a Kahramanmaraş, una delle città più devastate. Impossibile sapere se sia miracolosamente salvato. «Per adesso è soltanto non rintracciabile, - ha commentato nei giorni scorsi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani - non sappiamo dove stava durante il terremoto».

Zen girava da anni il mondo per assicurare la manutenzione dei macchinari usati dalle aziende orafe. Dopo l'esperienza in una ditta orafa del Bassanese, si era messo in proprio, ottenendo successo grazie alla propria esperienza. Nato a Saronno (Varese), ha vissuto per lungo tempo a Romano d'Ezzelino, e da qualche anno si era trasferito a Maerne, dove viveva già la seconda moglie Patrizia.

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