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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Vaccino anti-Covid, inizio con AstraZeneca ai lavoratori della scuola

Più di 800, tra insegnanti e collaboratori, hanno ricevuto lunedì la prima dose in Fiera a Vicenza. Nel fine settimana appuntamento per i nati nel '39

È iniziata lunedì 1 marzo, nei padiglioni della Fiera di Vicenza, la vaccinazione ai lavoratori del mondo della scuola. La prima dose del siero AstraZeneca è stata infatti inoculata, nel corso della giornata (dalle 12:30 alle 19:30) a 840 tra insegnanti e collaboratori scolastici, mentre l’appuntamento per la seconda dose è già stato fissato al 24 maggio.

Il “V-day” vicentino per docenti e operatori conta fino a ora 7mila iscritti nel registro della Ulss 8 Berica che, secondo il piano, saranno vaccinati entro il 20 marzo, con la previsione di coprire altre 4 mila persone - sempre che non ci siano ritardi nelle consegne del farmaco previste per i prossimi giorni - entro Pasqua

L’obbiettivo dell’azienda sanitaria Berica è di arrivare alla somministrazione del vaccino a 12mila operatori della scuola pubblica della provincia, che conta in tutto circa 20mila rappresentanti. Continua intanto anche il piano per la protezione della categorie più a rischio. Sempre nella giornata di lunedì, in mattinata, in via dell’Orifeceria  a 392 addetti sanitari non ancora vaccinati, è stato somministrato il vaccino Pfizer, dalle scorte di magazzino ancora rimanenti. Sabato e domenica, invece, il vaccino AstraZeneca sarà inoculato ai cittadini classe ’39 mentre lunedì mattina ci sarà il richiamo per i nati nel ’41.

Il vaccino AstraZeneca è una novità per il sistema sanitario del Vicentino e la sua inoculazione è iniziata proprio con i lavoratori della scuola. Realizzato dallo  Jenner Institute di Oxford e dall’Irbm di Pomezia, approvato dall’Ema e dell’Aifa a fine gennaio, viene somministrato in due dosi. L’efficacia è del 62%, ma col passare dei giorni dopo la prima dose aumenta fino a raggiungere l’80% entro la 12ma settimana, quando viene somministrato il richiamo. Deve essere conservato a temperature tra i 2 e gli 8 gradi. L’Italia ha posto il limite di utilizzo su persone fino a 65 anni. Il vaccino AstraZeneca è basato sul vettore virale, ovvero utilizza un virus (dello scimpanzé), innocuo per l’uomo, che funge da navicella per trasportare nelle cellule umane il codice genetico delle proteine del virus contro le quali si vuole innescare la produzione di anticorpi. 

Il preparato è di utilizzo più facile rispetto a Pfizer che deve essere miscelato con soluzioni fisiologiche. AstraZeneca, infatti, viene aspirato direttamente dalla boccetta e somministrato.

Il siero sviluppato dall’università di Oxford, al contrario di quello prodotto dall’americana Pfizer coi tedeschi di BioNTech, può restare fuori dal frigorifero anche diverse ore e con ogni flaconcino si preparano dieci siringhe.  

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