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Vaccinazione anti-Covid alla Ederle: un'infermiera statunitense fa da apripista

Venerdì mattina sono state somministrate le prime 10 dosi al personale dell'ambulatorio delle malattie respiratorie acute. A seguire, il comandante della clinica medica, il tenente colonnello Joseph Matthews e il suo staff del gruppo comando. Tra i primi vaccinati anche personale della polizia militare e Vigili del fuoco di Darby

Ashley Reinhold, 26 anni, di Georgetown, Texas, moglie di un militare in servizio della caserma Ederle è stata la prima a ricevere il vaccino contro il coronavirus tra il personale sanitario in prima linea nella guarnigione dell'esercito americano in Italia. O'Brien,

"Era un po' strano avere addosso gli sguardi di tutti, visto che sono stata la prima - ha dichiarato Reinhold - Ma sono entusiasta di aver fatto un passo avanti verso la protezione dal Covid-19."

Come Asley Reinholdo, Mark Mollner, infermiere 51enne di Williamsburg, Virginia. Lo scorso anno scorso la figlia adolescente di Mollner, che frequenta il college, è risultata positiva e quindi ricoverata in ospedale. Fortunamente, dice il padre, si è ripresa senza conseguenze e sta bene. "Lo sto facendo per proteggere le persone intorno a me", ha detto Mollner, la cui moglie appartiene a una categoria ad alto rischio.

"Con questo virus, puoi solo incrociare le dita e sperare che ti vada bene", ha detto Mollner.

A livello locale, la clinica medica americana sta attuando il piano di distribuzione e somministrazione dei vaccini secondo le linee guida del Dipartimento della Difesa. Come negli Stati Uniti, la priorità per la vaccinazione dei militari all'estero inizia con gli operatori sanitari in prima linea e i primi soccorritori.

Venerdì mattina le prime 10 dosi sono state somministrate al personale dell'ambulatorio delle malattie respiratorie acute. A seguire, il comandante della clinica medica, il tenente colonnello Joseph Matthews e il suo staff del gruppo comando. Tra i primi vaccinati anche personale della polizia militare e vigili del fuoco di Darby. Tutti coloro che hanno ricevuto il vaccino torneranno all'inizio di febbraio per la seconda dose.

Successivamente, quando arriverà il momento di una più ampia distribuzione, si incoraggerà tutto il personale idoneo a vaccinarsi per proteggere la propria salute, così come quella dei loro cari, dei colleghi e di tutta la comunità.

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