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Martedì, 23 Aprile 2024
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Il Veneto apre le porte al popolo Ucraino, Zaia: "A disposizione 545 posti letto"

Il governatore regionale dichiara la messa a disposizione dell'intera comunità veneta in termini di sanità e solidarietà a persone in fuga da una guerra inaccettabile

"Siamo fortemente preoccupati per la situazione, per noi è ingiustificabile un evento bellico, va fermato, non possiamo accettare una cosa del genere".

Il governatore del Veneto Luca Zaia, durante il punto stampa in diretta da palazzo Balbi, esprime la sua preoccupazione, e quella della Regione, rispetto a quanto sta accadendo tra Ucraina e Russia. "Noi ne capiremo poco di geopolitica ma le persone per bene, il sangue non lo vogliono vedere", sottolinea Zaia che a fronte della situazione emergenziale annuncia di aver annullato la spedizione a Dubai, all'Expo, dove la attendevano una serie di incontri promozionali.

Zaia porta anche la voce degli imprenditori veneti i quali si sono detti: "disposti ad ospitare le famiglie e ad assumere se c'è bisogno". Nel frattempo la sanità del Veneto si è messa a disposizione del popolo ucraino: "Abbiamo a disposizione 545 posti letto - sottolinea Zaia - negli ospedali di Isola della Scala, Zevio, Valdobbiadene, Noale e Monselice che per noi sono struture cuscinetto che abbiamo già dimostrato di poter riaprire a fronte di un'emergenza".

Zaia dichiara inoltre di essere fortemente preoccupato per l'evolversi della situazione: "Ci sono dei Paesi dove la guerra è un'opzione, i presupposti sono davvero brutti. Ora l'Europa deve fare l'Europa, l'ingresso dell'Ucraina in Europa è un'opzione".

Anche la Protezione civile del Veneto si è detta pronta ad intevenire.

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