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Consumo di suolo, ancora scintille per il caso della zona sud

L'associazione ecologista Aria punta l'indice sulla ventilata lottizzazione Pengo, che secondo gli autori di nota infuocata potrebbe sommarsi ad altri interventi preconizzati lungo la spalla meridionale della città del ponte: e non mancano le critiche pure alla giunta municipale

Aria, una delle associazioni ecologiste più note della città del ponte, ritiene che la giunta comunale non sia sufficientemente attiva per quanto riguarda il contrasto al consumo del suolo. La freddezza dell'esecutivo cittadino rispetto a questo tema sarebbe nuovamente emersa durante un incontro pubblico organizzato alcuni giorni orsono nella sua sede dalla Baxi spa, durante il quale i vertici della ditta avevano dato contezza di un progetto di trasformazione urbanistica e rigenerazione urbana proposto appunto dalla stessa società «tra i quartieri di San Marco e ca' Beroncello». Il problema di fondo però, sostiene Aria in una nota redatta ieri 8 febbraio è un altro. Durante quell'incontro era presente il vicesindaco Andrea Zonta, che secondo la portavoce di Aria Manuela Mocellin si sarebbe ben guardato di menzionare il problema della ventilata lottizzazione Pengo. Quest'altra società infatti, secondo gli ecologisti, avrebbe in animo di realizzare un maxi centro logistico («110mila mentre quadri di cui 70mila coperti») che potrebbe interessare proprio quella zona. E che sul piano del carico urbanistico potrebbe sommarsi ad un progetto non troppo dissimile che sempre lungo la spalla sud del Comune di Bassano in zona San Lazzaro è stato proposto da un terzo raggruppamento di privati. Ma sul piano politico l'accusa più dura nei confronti della giunta è un altra. Aria infatti sostiene che durante la battaglia della rete ecologista rispetto alla proposta di realizzazione di un centro logistico e produttivo proposto da Agb, Meb e Brunello salumi, l'amministrazione comunale si sia sempre detta terza rispetto alla querelle in corso (che peraltro non è ancora finita perché i privati dopo un primo no da parte degli uffici sono tornati alla carica). La giunta invece, con la proposta avanzata dalla Baxi, nonostante i dubbi del fronte ambientalista su quel progetto, si sarebbe schierata de facto a fianco dei privati: questo almeno è l'addebito messo nero su bianco nella nota redatta ieri da Mocellin.

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