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Il lungo fiume di veleno: intro

Non sarà un’inchiesta estiva, leggera e colorata. Non è neanche un allarme che si lancia per creare sensazione: è un servizio dovuto a una città

Negli anni ’80, Vicenza, non era solo una delle città dell’oro a livello mondiale. Era anche una delle province d’Italia più colpite da una piaga che stava mietendo vittime in tutto lo stivale: l’eroina. Spacciatori che si aggiravano tranquillamente tra le colonne di Piazza dei Signori distribuivano a generazioni di tossicodipendenti le loro dosi più o meno “tagliate”, più o meno letali. Era solo una questione di tempo. Giovanissimi, giovani o adulti. Non c’era differenza. 

Le vittime

Dal 1973 ad oggi in Italia sono morte oltre 25.000 persone per droga, una strage silenziosa che ancora oggi non conosce la parola fine. Gli ultimi decessi avvenuti nel vicentino, la nomea di “piazza del buco a buon mercato”, scene che pensavamo di non vedere più per le strade della città portano necessariamente ad aprire una finestra su ciò che avviene tra le mura della città del Palladio. Girare intorno al problema serve solo a nascondere la polvere sotto il tappeto: è emergenza, non è solo una questione di degrado. Conoscere, informare e cercare di prevenire questa piaga è obbligatorio, necessario. 

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