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Covid-19 all'anagrafe, le bordate della Cub

Il sindacato di base attacca l'amministrazione del capoluogo berico per la gestione del contagio agli uffici di piazza Biade ma se la prende anche col Green pass giudicandolo uno strumento inadatto e iniquo per contrastare la diffusione del coronavirus

Oggi 3 gennaio a mezzodì una mezza dozzina di sindacalisti della Cub ha protestato vibratamene sotto l'anagrafe del Comune di Vicenza per protestare «contro gli scarsi e poco efficaci provvedimenti adottati dall'amministrazione comunale berica» quando alcuni giorni orsono all'anagrafe di piazza Biade si è registrato un caso di Covid-19, col virus «che poi avrebbe bersagliato altri colleghi». Più nel dettaglio Vicenzatoday.it del 27 dicembre aveva riportato le doglianze del sindacato di base che aveva parlato di «grave ritardo nella disinfezione dei locali e nel tracciamento dei colleghi». Per denunciare le condotte dell'assessorato al personale, che avrebbe agito in modo non consono alla gravità della situazione, la Cub ha deciso di protestare proprio davanti agli uffici dell'anagrafe. Il segretario veneto della Cub, Maria Teresa Turetta, alle telecamere e ai microfoni di Vicenzatoday.it ha anche criticato il governo rimarcando come il Green pass abbia funzionato poco e male per il contenimento del contagio. Un'accusa simile, sempre ai microfoni di Vicenzatoday.it l'ha lanciata un'altra sindacalista della Cub ossia Veronica Dalla Pria. Tra le misure invocate dalla sigla di base c'è quella di un maggior ricorso al lavoro agile.

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