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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Più soldi per le superiori ma meno iscritti: calano licei e professionali, preferiti i tecnici

La Provincia berica mette a disposizione nel 2020 oltre 9milioni di euro per la spesa corrente e oltre 14 milioni di euro per i lavori sugli edifici. Altri 326mila euro sono destinati alle spese di progettazione e ad un energy manager

Aumentano i fondi a disposizione delle scuole superiori ma calano gli iscritti. E’ quanto, in estrema sintesi, è emerso mercoledì dall’incontro organizzato dalla Provincia, in particolare dal vicepresidente con delega alla programmazione scolastica Maria Cristina Franco e dal consigliere con delega all’edilizia scolastica Cristina Balbi, con tutti i dirigenti scolastici degli istituti superiori vicentini capitanati dal dirigente del Miur Carlo Alberto Formaggio.

La buona notizia è che i fondi aumentano. La Provincia mette a disposizione nel 2020 oltre 9milioni di euro per la spesa corrente (utenze, piccole manutenzioni, spese di funzionamento) e oltre 14milioni di euro per i lavori sugli edifici tra ampliamenti, ristrutturazioni, adeguamenti normativi. Altri 326mila euro sono destinati alle spese di progettazione e ad un energy manager che avrà il compito di proporre soluzioni di risparmio energetico.

“Abbiamo sempre investito sulle nostre scuole anche quando il bilancio della Provincia era in sofferenza -ha esordito la Franco- oggi lo facciamo in maniera più importante e con la stessa convinzione che questa sia la strada giusta. Aumentando anche il fondo delle piccole manutenzioni, quello che può essere speso direttamente dagli istituti, perché sappiamo quanto importante sia poter intervenire con celerità in caso di necessità.” E aumentano anche i grandi lavori, come l’ampliamento del Parolini a Bassano del Grappa (4.550.000 euro) o del Garbin a Thiene (4.300.000 euro). “Completiamo l’adeguamento normativo per ottenere il certificato prevenzione incendi su 7 edifici -ha affermato la Balbi- e lavoreremo molto anche sulla vulnerabilità sismica, perché la sicurezza è la nostra priorità.”

Sicurezza che riguarda quasi 41mila studenti e altre 4.500 persone tra personale docente e non docente, suddivisi in 46 istituti e 130 edifici.

La notizia brutta la porta il dirigente Formaggio: gli studenti sono in calo. I nuovi iscritti passano dagli 8.700 dello scorso anno agli 8.350 attuali, anche se c’è speranza che aumentino ancora un po’ grazie a qualche ritardatario.
I giovani vicentini prediligono gli istituti tecnici, che infatti guadagnano un +1,5% di preferenza passando dal 44% al 45,5% degli iscritti sul totale. Perdono un po’ i licei e gli istituti professionali. “Siamo in controtendenza sul dato nazionale che vede invece crescere i licei -ha commentato Formaggio- ma dimostriamo di saper rispondere ad un territorio che chiede competenze tecniche”

L’ultimo intervento della mattinata ha riguardato il problema delle dipendenze, in particolare da droga e alcool. Vincenzo Balestra, direttore del Serd Ulss 8 Vicenza, ha proposto un tavolo dove far sedere, oltre a Serd, Provincia e Provveditorato, anche i Servizi Iaf (Infanzia, adolescenza e famiglia) e Spes (Servizio di Promozione e Educazione alla Salute) della Ulss. “Perchè il benessere del ragazzo va trattato ad ampio raggio -ha spiegato- visto che il disagio si manifesta in vari modi.”
Una proposta che la vicepresidente Franco ha accolto con favore, tanto da farsi parte attiva per la costituzione del tavolo a cui il dirigente Formaggio ha già assicurato la propria presenza.

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