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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Riapertura sagre: le nuove norme che le cambieranno molto

Cancellate 3000 feste in Veneto, si potranno fare solo piccoli eventi. Numero chiuso, con accessi separati, distanze, mascherine, termoscanner, la speranza è di ripartire dopo il 15 giugno

Quest'anno niente Festa dei Bisi, delle Ciliegie, degli Asparagi, tutte le manifestazioni sono sospese e gli eventi sopra le 1000 persone sono stati cancellati definitivamente. Ma per le sagre c’è ancora un lumicino di speranza.

Le nuove regole dettate dalla emergenza Covid cambieranno molto le feste tradizionali, che dovranno essere organizzate per piccoli numeri e con molta prevenzione. Quindi: termoscanner, distanziamento, ingressi separati, personale incaricato di monitorare. Viene richiesto pure di riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone. Sagre, in pratica, a “numero chiuso”.

Sarà necessario, come in tutte le altre situazioni, assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli utenti, a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi. Se possibile, è consigliato organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. Come già accade in altre circostanze, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C.

In Veneto ci sono circa tremila sagre che quest'anno in buona parte verranno cancellate, sopra i mille partecipanti, evento annullato. Pro Loco, realtà comunali, parrocchie e associazioni potranno pensare a qualcosa di più piccolo e qualcuno lo sta già facendo.

Le date

In attesa di capire l’andamento del contagio, la conferenza Stato-Regioni negli scorsi giorni ha redatto delle linee guida. Tra queste, ci sono anche quelle relative a fiere e sagre redatte dalla regione Veneto che ha in programma l'apertura dopo il 15 giugno, il timing le vede possibili dal week end del 18 giugno.

Sagre e fiere

Anche i gestori di sagre e fiere dovranno organizzare gli spazi in modo tale da non creare assembramenti, e se necessario contingentare le entrate. Il distanziamento deve essere sempre di almeno 1 metro tra le persone. Nel caso in cui ci siano aree in cui le persone possono servirsi il cibo da soli, devono essere messi a disposizione obbligatoriamente dispositivi per disinfettarsi le mani, o in alternativa guanti monouso.

Rifugi alpini

L’entrata nei rifugi deve essere contingentata, e non si potrà fare servizio al banco, ma solo ai tavoli, dove è obbligatorio l’utilizzo di tovagliette monouso. All’entrata ci deve essere un dispositivo per igienizzarsi le mani e chi accede al rifugio deve avere mascherina e guanti. Tra le persone deve essere mantenuta una distanza di almeno 1 metro e i tavoli vanno igienizzati tra un utilizzo e l’altro.

Per quanto riguarda i pernottamenti, devono avvenire quando possibile su prenotazione e all’entrata di ogni camera deve esserci un dispenser per igienizzarsi le mani. Nella zona notte, inoltre, non si possono usare gli scarponi, «ma solo ciabatte proprie».

SAGRE E FIERE Le nuove regole per sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni assimilabili nella Regione Veneto

■Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, se opportuno comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica,  sia  ricorrendo  al  personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione.

■Riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazionetra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in  base alle disposizioni vigenti non  siano  soggette al distanziamento interpersonale. Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

■Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

■Negli  spazi  espositivi  specificatamente  dedicati  alle  manifestazioni  fieristiche  (sia  ambienti  chiusi,  sia  aperti),  la postazione  dedicataallareception e  allacassa può  essere  dotata  di  barriere  fisiche  (es.  schermi);  inogni  caso, favorire  modalità  di  pagamento  elettronico  egestione  delle  prenotazioni  online,  e  se  possibile  mantenere  un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.

■È necessario rendere disponibili prodotti disinfettanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto, in particolare nei punti di ingresso e di pagamento.

■Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente.

■Se presenti, eventuali posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo tra le sedute di almeno un metro o tale da garantire il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.

■In considerazione del contesto, tutti i visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree (per i bambini valgono le norme generali); tale obbligo si applica anche agli operatori addetti alle attività a contatto con il pubblico.

■Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, attrezzature e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).

■Per tutti gli spazi al chiuso, favorire il ricambio d’arianegli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio,  se  tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità.

■Per eventualiulteriori servizi erogati all’interno di tali contesti (es. bar, ristorazione) attenersi alla relativa scheda tematica specifica.

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