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Ordinanza dispositivi antiabbaio: il sindaco fa dietrofront

Vittoria dell'Enpa che ne aveva richiesto la revoca

Abbaio notturno? In caso di insuccesso educativo non si dovranno utilizzare dispositivi anti abbaio. Il sindaco di Recoaro Armando Cunegato con l'ordinanza 52 del 25 maggio 2021 ha revocato parzialmente l'ordinanza su richiesta dell’Ente nazionale Protezione animali nella parte in cui si invitavano i cittadini ad utilizzare dispositivi anti abbaio disponibili sul mercato “assolutamente innocui che non producono stress e non comportano nessun rischio di scottatura o dolore per l'animale”.

Un'indicazione che fin dal primo momento abbiamo trovato molto preoccupante, temendo che i cittadini potessero comprare ed utilizzare sul loro animale collari anti abbaio e dispositivi ad ultrasuoni non conoscendone le caratteristiche e le gravi conseguenze sugli animali.

L’Ente nazionale Protezione animali ha quindi richiesto tramite l’avvocato di Enpa, Claudia Ricci, al Comune di Recoaro l'eliminazione dal testo dell'Ordinanza” di questa parte: “A tutti i proprietari di cani a vario titolo, di adottare le misure e sistemi educativi (corsi di addestramento anti abbaio secondo le teorie del condizionamento) o altri strumenti educativi, ritenuti idonei per una pacifica convivenza evitando che il cane manifesti un prolungato e costante abbaiare. Di adottare, in caso di insuccesso educativo, l'uso di dispositivi anti abbaio, disponibili nel mercato specializzato, assolutamente innocui che non producono stress e non comportano nessun rischio di scottatura o dolore per l'animale." 

"Come è noto - spiega Enpa - e come ha confermato anche la nostra responsabile del settore educativo cinofilo, Giusy D’Angelo, tutti i dispositivi funzionano in egual misura e la sofferenza maggiore, al di là di quella fisica, riguarda proprio l'afflizione emotiva comportamentale. Con il proprio abbaio, il cane esprime ansia, allarme, richiamo sociale e protezione: impedire in maniera forzata e dolorosa queste categorie di comportamento dà luogo ad una limitazione delle possibilità di comunicazione e di relazione dell'animale. Negando tale comportamento, si può indurre il cane a gestire negativamente la propria emotività mostrando aggressività o fughe".

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