Report fiumi di Legambiente: allarme siccità e diserbanti nel Bacchiglione
Sulla questione interviene l’assessore all’ambiente del Comune di Vicenza Simona Siotto che lancia una proposta per risolvere radicalmente il problema collegandosi ad un’iniziativa europea.
Legambiente Veneto pubblica i risultati della "operazione fiumi", dossier realizzato in collaborazione con Arpav analizzando i campioni raccolti dai volontari dell'associazione. La ricerca si è concentrata sui corsi d'acqua principali (Adige, Bacchiglione, Brenta, Livenza, Piave, Po, Sile) e su alcuni di quelli secondari (Fratta-Gorzone, Piovego, Retrone, Dese, Canale Brentella): il risultato è una fotografia sullo stato di salute dei fiumi, che considera fattori quali la qualità chimica, aspetti morfologici, pressione antropica, qualità della flora e della fauna. La situazione è definita «critica» per quanto riguarda la portata, condizionata negativamente dalla siccità in un anno, il 2022, di valori ai minimi storici. Temperature in aumento, scarse precipitazioni, prelievi esagerati e cuneo salino hanno creato un mix che sta provocando gravi danni agli ecosistemi fluviali, con effetti visibili (i fiumi in secca) ed invisibili, come le falde in sofferenza. Inoltre i fiumi soffrono di mala depurazione e di altre contaminazioni, come quella dovuta ai Pfas e ad inquinanti emergenti (glifosato, plastificanti) che minacciano la salute umana e quella dell’ecosistema.
Gli effetti della siccità si sono visti sia in termini di diminuzione di risorsa idrica per le attività umane - agricoltura con perdite di raccolto e limiti di utilizzo delle acque di raffreddamento per l’industria - sia in termini di riduzione di habitat per le specie acquatiche. La diminuzione di portata nell’alveo dei fiumi a monte, ha comportato, a valle, la forte risalita del cuneo salino fino nell’entroterra, con conseguente infiltrazione di acqua salata nelle falde. In alcuni comuni è stato necessario ricorrere al noleggio di dissalatori per rendere potabile l’acqua, in altri fermare l’irrigazione delle campagne. Tra i dati raccolti Legambiente ha osservato, in particolare, la presenza del batterio escherichia coli (che permette di verificare lo stato di depurazione delle acque), degli ftalati (una famiglia di sostanze chimiche di sintesi impiegate come agenti plastificanti) e del glifosate, un erbicida di sintesi utilizzato da 40 anni in modo massiccio nell'agricoltura. Se gli escherichia coli sono in lieve calo, il limite del glifosate è stato superato nel fiume Bacchiglione (4 dei 6 punti campionati).
L'inquinamento dei fiumi in Veneto presenta in genere un alto livello per quanto riguarda i batteri fecali, i pesticidi e la presenza di rifiuti, soprattutto, di plastica. Sulla questione interviene l’assessore all’ambiente del Comune di Vicenza Simona Siotto che lancia una proposta per risolvere radicalmente il problema collegandosi ad un’iniziativa europea.
“Il miglioramento della qualità delle acque dei fiumi – precisa l’assessore all’ambiente Simona Siotto – deve essere oggetto di specifici progetti di rinaturalizzazione o rinaturazione dei corsi d'acqua che hanno un'importanza fondamentale per l'agricoltura e l'ambiente. Il Comune di Vicenza si farà parte attiva e proponente verso la Regione e gli enti idraulici competenti affinché vengano perseguite azioni in questo senso, come peraltro suggerito anche dall’Unione Europea. Stiamo parlando di un completo restauro ambientale con la reintroduzione, in un ambiente artificializzato, di quegli elementi morfologici caratteristici degli ambienti fluviali naturali che rivestono una fondamentale importanza nella funzionalità dell’ecosistema fluviale quali, ad esempio, la sinuosità del tracciato, i raschi, le buche, le barre, le calme, le aree di espansione delle acque, la vegetazione riparia. La rinaturalizzazione oggi è, di fatto, scelta obbligata, dettata da motivi molto concreti: si tratta di garantire un uso razionale delle risorse idriche, di evitare sprechi di risorse economiche ed ambientali e, ogni giorno di più, di una conditio sine qua non dello sviluppo. Ricordo che nel 2019 il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha assegnato il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa al progetto “Rinaturazione del fiume Aire” (Cantone di Ginevra, Svizzera)”.