
Un frame del video diffuso in rete del fermo del ragazzo in piazza Castello
Ragazzo bloccato da poliziotto, Consap: "Attacco gratuito alle forze di polizia"
Agenti strumentalizzati: "Fascismo e razzismo non hanno mai albergato ne albergano nel Dna di uomini e donne della Polizia di Stato"
Il sindacato di polizia Consap, interviene sull'episodio di piazza Castello e il relativo clamore mediatico, definendosi sconcertato del fatto che un semplice intervento, di alcuni agenti di polizia, per sedare una rissa nella città di Vicenza, si possa trasformare nell'ennesimo attacco gratuito alle forze di polizia.
"Purtroppo per il cittadino cubano, in Italia da sei anni - chiarisce il sindacato di polizia Consap - ha scelto di vivere in un paese dove vigono regole uguali per tutti, compresa quella di declinare, senza indugio, le proprie generalità, soprattutto quando non si ha nulla da temere. Questo concetto sarebbe ovvio ed incontestabile in un paese normale, non nell’Italia di questi anni dove le circostanze possono venire stravolte a proprio comodo e dove un fatto, ossia il riso in faccia agli agenti e il rifiuto all’identificazione, diventa opinione e assume paradossalmente connotati di gogna mediatica per chi in divisa difende la legge e la convivenza civile".
“Stiamo per raggiungere un punto di non ritorno – spiega il segretario generale nazionale della Consap Cesario Bortone – fermiamo questi eccessi e queste squallide strumentalizzazioni funzionali solo a interessi di parte. Fascismo e razzismo non hanno mai albergato ne albergano nel Dna di uomini e donne della Polizia di Stato".