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"Oltre il campo", percorsi di inclusione per famiglie sinti a vantaggio di tutta la comunità

Un'iniziativa della parrocchia di Sandrigo. L’obiettivo è di accompagnare il maggior numero possibile di individui e famiglie sinti a uscire dalla condizione di precarietà in cui attualmente vivono

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

La Parrocchia di Sandrigo presenta “Oltre il campo: percorsi per una inclusione possibile” (www.oltreilcampo.it), un progetto multidisciplinare nato per promuove percorsi di inclusione concreti rivolti alle famiglie sinti a vantaggio di tutta la comunità. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Comune di Sandrigo e la Cooperativa Sociale La Vigna e gode del finanziamento della Fondazione Cariverona. È stata inoltre attivata un’ampia rete di partner per poter offrire dei servizi più efficaci e condivisi con importanti realtà del territorio.

Le attività di “Oltre il campo”sono iniziate a gennaio e si concluderanno nel luglio 2023. In questi mesi difficili, fortemente condizionati dall’epidemia del Covid-19, si sono già raggiunti alcuni importanti risultati: è stato avviato un tirocinio lavorativo per un ragazzo della comunità sinti; inoltre un’educatrice e mediatrice culturale è stata inserita in due istituti scolastici di Sandrigo e Breganze, coadiuvando le scuole nella delicata fase della didattica a distanza. L’epidemia è stata anche un’occasione per adattare l’offerta dei servizi alle nuove esigenze sorte con l’emergenza sanitaria.

Durante il lockdown infatti si è creata una situazione problematica dovuta alla sospensione della distribuzione dei generi di prima necessità dovuta alle restrizioni Covid. Le famiglie sinti si sono così trovate senza approvvigionamento di cibo. Nell’arco di ventiquattro ore, grazie alle risorse di “Oltre il campo”, è stato possibile avviare una procedura di emergenza per portare del cibo direttamente al campo abitato dai sinti. Questa attività, inizialmente non prevista, è stata mantenuta per tutta la durata delle misure di confinamento. I mesi di emergenza sanitaria, che hanno inevitabilmente indotto ad una rimodulazione del progetto, hanno favorito la collaborazione con enti, inizialmente non coinvolti dal progetto, ma che si sono resi subito disponibili a sostenere le famiglie in difficoltà.

Percorsi di inclusione “Oltre il campo” è un progetto innovativo perché affronta in maniera organica i bisogni della comunità sinti. Si è deciso di evitare un approccio emergenziale per intervenire in maniera strutturata e coordinata su quattro aree di intervento: lavoro, casa, scuola e comunità. In questo modo si possono avviare dei processi virtuosi, che porteranno a dei risultati concreti a vantaggio per tutta la cittadinanza. L’obbiettivo del progetto è quello di accompagnare il maggior numero possibile di individui e famiglie sinti a uscire dalla condizione di precarietà in cui attualmente vivono. Gli enti promotori sono convinti che siano questi i punti chiavi da cui partire per avviare un’azione politica che permetta la piena integrazione della popolazione sinti.

Non si tratta di slogan, ma di principi basilari su cui si fondano le politiche comunitarie per l’inclusione dei rom e sinti, che sono state un punto di riferimento imprescindibile durante la scrittura del progetto. Oltre il campo si configura come un percorso verso l’autonomia e la responsabilizzazione dei destinatari del progetto, che si scosta in maniera decisa da logiche assistenziali. Nello specifico l’intervento nell’ambito del lavoro è finalizzato ad avviare percorsi per una ricerca efficace di un impiego, attraverso corsi di formazione professionale e l’attivazione di un network di aziende del territorio.

Rendere economicamente autonomi i nuclei familiari è fondamentale per dare loro dignità e fare in modo che possano sostenere autonomamente le spese abitative. Per quanto riguarda la casa il progetto prevede l’avvio di percorsi per l’inserimento abitativo convenzionale. Le famiglie vengono accompagnate nella ricerca di un abitazione più dignitosa, in modo da lasciare il campo in cui attualmente vivono. In coordinamento con le scuole del territorio, il progetto mira ad accogliere i ragazzi sinti con un’attenzione particolare alle loro esigenze. Un’educatrice e mediatrice culturale è presente negli istituti di Breganze e Sandrigo per facilitare i rapporti tra scuole e famiglie.

Tutto ciò è finalizzato ad aumentare la frequenza scolastica dei minori in modo che possano completare gli studi e vivere positivamente ogni esperienza formativa. Sono inoltre attivi dei laboratori pomeridiani in cui i ragazzi svolgono i compiti per casa e partecipano ad attività creative (come pittura e creazione di piccoli monili con materiale di recupero). “Oltre il campo” interviene anche nella comunità sandricense, migliorando l’inserimento nel tessuto territoriale e aumentando il livello di consapevolezza e conoscenza della cultura e delle tradizioni sinti. Nel corso di questo triennio sono previsti una serie di eventi pubblici per sensibilizzare la comunità e rimuovere i pregiudizi. La conoscenza è fondamentale per combattere la discriminazione.

È previsto inoltre l’avvio di un percorso formativo rivolto ai partner del progetto e finalizzato a creare una conoscenza condivisa della cultura sinti. Rete dei partner Per raggiungere gli obiettivi del progetto è stata avviato una rete di partnership che coinvolge istituzioni del territorio come la scuola dell’infanzia “Ida Tonolli”, l’istituto comprensivo “Giacomo Zanella” e l’istituto superiore “Andrea Scotton”. Tutte le fasce di età sono coperte, in modo da seguire i ragazzi nel loro intero percorso scolastico, aiutandoli nel passaggio da un istituto all’altro.

Tra i partner di “Oltre il campo” ci sono anche realtà del mondo economico e finanziario come Banca Credito Cooperativo San Giorgio Quinto Valle Agno, Banca Etica e l’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro. Infine sono state coinvolte anche alcune associazioni come Arci Servizio Civile, Diakonia – Caritas Vicentina, Volontà di sapere e Società Teosofica Italiana. Nella foto: Don Gianfranco Avataneo, responsabile della Caritas parrocchiale di Sandrigo e Silvia Borin (Coop. Soc. La Vigna), responsabile del progetto.

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