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Unichimica, il comune boccia il piano di bonifica avanzato dal privato

Alla base della decisione presa dall'amministrazione Marchioro c'è un parere di palazzo Nievo. Frattanto i residenti della zona di via Borsellino continuano a lamentare i cattivi odori che provengono dal vicino canale e scrivono alla giunta

Dopo le lamentele doglianze delle settimane passate tra i residenti di Torri di Quartesolo tornano a diffondersi i timori per lo stato di salute del sottosuolo e dei corsi d'acqua superficiali nella zona di via Borsellino. «I cattivi odori che hanno origine dal vicino canale continuano e dalla amministrazione non abbiamo notizie». Oggi 12 maggio una residente del luogo, Francesca Favero, ha indirizzato una e-mail proprio alla giunta comunale segnalando diversi disagi.

«Io spero che l'amministrazione ci informi prontamente sullo stato della situazione» spiega la Favero che alle telecamere di Vicenzatoday.it aveva già espresso il suo punto di vista. Tuttavia la questione è ben più complicata di come appare in superficie. Da tempo i residenti ritengono che quei cattivi odori siano ascrivibili agli scarichi di alcune ditte della zona. La più nota è la Unichimica. Quest'ultima nel lontano 2019 aveva fatto sapere di essere pronta a dare inizio ad un ambizioso progetto di bonifica del sottosuolo. Tra speranze e silenzi i mesi erano passati veloci fino a quando nell'inverno del 2020 si parlò addirittura di un possibile nuovo sito di Unichimica nel comune di Albettone. L'operazione però naufragò clamorosamente a ridosso di natale. Tanto che ora sono passati ben due anni e tutto è ancora in alto mare.

Epperò la vicenda in aprile si è ingarbugliata ancora di più perché il Comune di Torri il 16 aprile (Vicenzatoday.it può mostrare in esclusiva l'intero provvedimento) ha bocciato il piano di bonifica presentato dal privato. Alla base di tale bocciatura c'è una stroncatura del medesimo piano di bonifica contenuta in un parere obbligatorio elaborato dalla Provincia di Vicenza e inserito agli atti della trafila avviata dagli uffici del piccolo comune dell'hinterland vicentino.

Il 29 aprile in consiglio comunale il sindaco di Torri (si tratta di Diego Marchioro, il quale milita in Italia viva), incalzato dalle opposizioni, pur con una certa titubanza, aveva dato contezza della stangata patita da Unichimica: precisando però che a breve gli enti coinvolti nella tutela del territorio daranno conto dell'intero elenco delle imprese i cui scarichi presentano criticità nei confronti dell'ambiente. Un elenco in cui per l'appunto «non c'è solo Unichimica» dacché secondo lo stesso primo cittadino nomi sarebbero più d'uno.

Frattanto però i residenti di via Borsellino masticano amaro. «I cattivi odori continuano.  Alcuni giorni fa io ho visto pure il sopralluogo di una squadra di specialisti - spiega ancora la Favero - tanto che vorrei capire perché. A questo punto sarebbe utile che la giunta, documenti alla mano, pubblicasse con tutti gli allegati ufficiali, un dettagliato rapporto sul sito web del comune in modo che tutti i cittadini possano capire l'entità di questa contaminazione ed in modo che la cittadinanza comprenda bene i provvedimenti che si vorrebbero adottare». E non manca chi in paese chiede al capo dell'esecutivo di indirizzare un esposto-denuncia alla magistratura nel quale lo stesso comune si costituisca parte offesa.

Ma come la pensa il management di Unichimica? Chi scrive ha chiesto un commento proprio al vertice aziendale, dal quale però, almeno per il momento, non è giunta alcuna risposta. Sullo sfondo rimangono poi le voci che giungono da Borgo Berga. Sull'intero caso Torri la la procura di Vicenza avrebbe aperto un fascicolo proprio in ragione della segnalazione di alcuni enti (si tratterebbe d'un atto dovuto per vero). Tuttavia si tratta di indiscrezioni ancora non confermate.

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