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Ponte incompiuto di Veronella, la magistratura ha avviato un'inchiesta

L'iter per il rifacimento dell'attraversamento sul canale Zerpano era stato duramente criticato da una ditta subappaltatrice vicentina che con una denuncia per frode aveva chiesto lumi sia sull'operato dell'appaltatore privato sia sull'appaltante pubblico ossia il Consorzio di bonifica: la conferma della indagine in corso giunge ora dal procuratore scaligero

Dopo l'esposto per da parte di una ditta vicentina per il caso del ponte incompiuto sul canale Zerpano a Veronella la procura di Verona ha dato il via alle indagini. È lo stesso procuratore scaligero Angela Barbaglio a confermare la novità emersa per la prima volta dopo un servizio di Vicenzatoday.it pubblicato non più tardi del 18 settembre. Sulla vicenda, che nel comprensorio sta facendo discutere da settimane aveva detto la sua anche la giunta regionale veneta.

Proprio il 18 settembre era stato dato conto appunto dell'esposto-denuncia indirizzato alla magistratura scaligera dalla vicentina Green walls di Gambellara che lamentava una possibile frode contrattuale che ad oggi le sarebbe costata oltre 40mila euro: frode che sarebbe stata perpetrata dalla Brunelli Placido Franco, una srl di Roverè Veronese che ha vinto l'appalto per il rifacimento del ponte sul canale Zerpano a Veronella. L'opera peraltro è stata messa in freezer dal concordato in cui è finita la società veronese rispetto alla quale il blocco dei lavori ha generato a cascata una serie di problemi viabilistici giacché la mancanza di quella struttura non pesa solo sui residenti di Veronella ma su tutti gli automobilisti che debbono spostarsi in direzione di Albaredo d'Adige. Nell'esposto della Green walls non erano mancati gli strali pure nei confronti della condotta del Consorzio alta pianura veneta che aveva conferito l'appalto e che sarebbe stato acritico nel valutare la condotta dello stesso appaltatore.

Ma rispetto ad una denuncia depositata ancora in data 21 luglio l'inchiesta è poi a partita davvero? Chi scrive ha potuto chiedere ragguagli al procuratore capo di Verona Angela Barbaglio la quale ieri ai microfoni di Vicenzatoday.it ha confermato che l'indagine è in corso e che l'indagine stessa si presenta «complessa» anche perché la denuncia «per truffa» depositata si presenta «particolarmente esaustiva sotto il profilo dei rapporti che hanno indicato le parti indicate». Allo stesso tempo la dottoressa Barbaglio fa sapere che il fascicolo è stato assegnato «al sostituto procuratore Maria Beatrice Zanotti». Poiché le indagini sono in pieno svolgimento per ragioni di riserbo istruttorio Barbaglio non ha potuto fornire i dettagli salienti della inchiesta coordinata dalla Zanotti ma non si può escludere che ri riflettori dei detective incaricati dal magsitrato siano stati puntati non solo sull'appaltatore privato ma anche sul soggetto appaltante ovvero il Consorzio di bonifica.

ASCOLTA L'INTERVENTO DI ANGELA BARBAGLIO

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