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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Presidio a Peschiera: in allerta tre questure

A Brescia, Verona e Vicenza la Digos starebbe monitorando la galassia della destra radicale in previsione del sit-in del giorno 11 giugno che sta prendendo corpo come risposta agli episodi avvenuti il giorno della Festa della Repubblica sul litorale del più grande lago italiano

Da oggi sei giugno le questure di Brescia, Verona e Vicenza starebbero monitorando la galassia della destra radicale del Lombardo-Veneto in relazione ad un sit-in che è stato annunciato per il giorno 11 giugno a Peschiera del Garda nel Veronese come risposta alla maxi rissa condita con molestie scoppiata il 2 giugno, Festa della Repubblica italiana, appunto lungo litorale gardesano. Dopo che la vicenda è finita anche sulle più importanti agenzie di stampa nazionali a Roma si sarebbe attivata direttamente la Direzione centrale della polizia di prevenzione del Viminale (guidato da Luciana Lamorgese) che starebbe allertando appunto la Digos presso le questure di Brescia, Verona e Vicenza. Il motivo? È da queste tre province che, si ritiene, potrebbero provenire i supporter della destra radicale che in passato hanno avuto i maggiori problemi con l'ordine pubblico. In questo senso anche le questure di Milano, Roma, Trento e Padova sarebbero comunque state allertate rispetto ad una situazione che però, almeno ad oggi, non presenta alcuna criticità particolare. Il presidio di protesta contro le violenze e le molestie del 2 giugno (alcune di queste ultime sarebbero addebitabili ad un gruppo di immigrati di origine africana di seconda generazione provenienti sia dalla Lombardia sia dal Veneto), se confermato, si dovrebbe tenere davanti alla stazione ferroviaria di Peschiera del Garda.

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