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Niente presepe a scuola, Donazzan: "Scelta che offende la nostra dignità cristiana"

L'assessore regionale interviene sulla scelta fatta dal preside di un istituto trevigiano:" E' un chiaro obbiettivo di tranciare le nostre radici culturali a beneficio di chi è arrivato in Italia l’altro ieri"

 “Quanto accaduto a Mogliano è vergognoso". Non usa mezzi termini l'assessore regionale Elena Donazzan commentando la decisione del Preside della scuola di Zerman di Mogliano Veneto (Treviso) di non allestire quest’anno il presepe in classe.

"Vietare il presepe non solo è irrispettosa nei confronti della nostra identità e della nostra tradizione, ma ha il chiaro obbiettivo di tranciare le nostre radici culturali a beneficio di chi è arrivato in Italia l’altro ieri, tutto questo in nome della laicità- sottolinea l'assessore - E’ un segnale di sottomissione che non possiamo accettare. Il presepe rappresenta la nostra identità cristiana, è sinonimo di famiglia, maternità e pace ed è un simbolo riconosciuto universalmente. ”

“Questa è l’ennesima dimostrazione - continua Donazzan – di faziosità da parte di chi dovrebbe invece fare gli interessi dei più piccoli e delle loro famiglie. La realizzazione del Presepe poteva essere un momento di condivisione tra tutti i bambini, soprattutto con quelli di altre nazionalità e di altre religioni che avrebbero avuto l’occasione di comprendere una parte importante della nostra identità per proseguire in quel percorso di crescita che li porterà un giorno a scegliere di essere italiani e a richiedere la cittadinanza”.

“Invito le famiglie ad andare a scuola – conclude - e a fare il presepe insieme ai propri figli perché la scuola appartiene a loro e non a dirigenti e insegnanti che preferiscono vietare la ‘pericolosa’ capanna di Nazareth piuttosto che donare alla scuola un presepe simbolo dei valori solidaristici della cristianità”.

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