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Imbrattano il Ponte di Bassano, individuati sei giovani: due i denunciati

A finire nei guai gli autori materiali delle scritte. I responsabili si sono autodenunciati dopo che il Comune aveva dato loro l'ultimatum: «Fatevi vivi entro 48 ore o pubblichiamo le immagini delle telecamere»

Ponte Vecchio ristrutturato e dopo pochi giorni "sfregiato" da tre scritte. È successo lo scorso fine settimana ma i responsabili, dopo nemmeno 48 ore, si sono presentati spontaneamente auto-denunciandosi, prima che la polizia locale arrivasse comunque a loro. A spingerli a farsi vivi l'appello del Comune.

La "bravata", ma forse è riduttivo chiamarla così in quanto il simbolo di Bassano del Grappa è un monumento nazionale, è stata compiuta da un gruppetto di giovani, quattro ragazzi e due ragazze, residenti tutti a Montebelluna e dintorni, in provincia di Treviso . L'atto vandalico avrà conseguenze penali per almeno due di loro, gli autori materiali del gesto, che sono stati denunciati e che dovranno pagare le spese di messa a posto del manufatto, anche se, come spiega l'assessore alla sicurezza Claudio Mazzocco «Si sono già offerti a ripagare tutto». Per gli altri 4 ragazzi non sono ancora scattati provvedimenti, mentre i due denunciati rischiano un anno di carcere che potrebbe essere commutato in un'ammenda da 2mila euro oppure in lavori socialmente utili.

Ipotesi, questa, suggerita da Luca Zaia che, con una nota, ha commentato: «La Giustizia farà il corso che il caso richiede ma sono certo, se le responsabilità verranno confermate, che ai protagonisti della grave ragazzata non farebbe male partecipare ad un po’ di sano volontariato proprio a fianco delle Penne nere. Acquisirebbero quella coscienza e quei valori che, con un atto così scriteriato, hanno dimostrato di non conoscere».

Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale il gruppetto è entrato in azione verso le 23 di sabato. Due di loro hanno imbrattato il ponte in tre punti sul balcone a nord e poi se ne sono andati, forse non sapendo di essere stati ripresi con e senza mascherina dalle due potenti telecamere messe a sorveglianza. «In qualche modo ce l'aspettavamo che a qualcuno venisse in mente di fare qualcosa del genere, per questo abbiamo messo un efficientissimo sistema di videosorveglianza», aggiunge l'assessore alla sicurezza della città del Grappa. 

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Attraverso le immagini nitidissime, ma anche con i tabulati delle celle telefoniche, la polizia locale sarebbe arrivata presto agli autori. «Ma abbiamo fatto sapere che se si fossero presentati entro 48 ore, avrebbero avuto delle attenuanti e non avremmo fatto pubblicare le immagini delle telecamere», specifica Mazzocco. 

L'avvertimento ha subito dato i suoi effetti e infatti, nella giornata di lunedì, un ragazzo del gruppetto ha chiamato il comando della polizia locale fornendo il nome dei due autori materiali - avvisati prima da lui stesso - delle scritte. E così, nel giro di poche ore, tutti si sono autodenunciati. «Questo è un forte segnale e spero sia un monito perché azioni del genere non si ripetano più», ha concluso l'assessore. 

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