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Pastasciutta antifascista, manifestazione che cresce: nel Vicentino ben 6 ritrovi

Zanni: «La Cgil contribuisce a ricordare la data del 25 luglio 1943, la destituzione di Mussolini»

Prosegue come ogni anno la “Pastasciutta Antifascista” che si svolge da tempo in città a Vicenza il 25 luglio per ricordare la caduta del regime fascista. I primi anni l’iniziativa si è tenuta in Campo Marzo per poi sdoppiarsi tra Sovizzo e Vicenza centro (al Porto Burci). Quest’anno 2022 nel Vicentino sono state realizzate altre 4 pastasciutte: a Valdagno, Malo, Schio e Bassano del Grappa. L’iniziativa secondo l’ANPI sta diventando a livello nazionale la più importante manifestazione contro il fascismo.

A Vicenza sono stati serviti circa 350 piatti e la cena, che si è svolta al centro sociale comunale dell’ex Scuola Tecchio in viale San Lazzaro, si è conclusa con il concerto dell’Orchestra Popolare Berica.

«La Cgil aderisce ogni anno a questa iniziativa promossa da varie associazioni democratiche ed antifasciste, per contribuire a coltivare la memoria di un evento accaduto il 25 luglio del 1943 per festeggiare la destituzione e l'arresto di Benito Mussolini», ha sottolineato il segretario generale Giampaolo Zanni presente con un gruppo di dirigenti del sindacato di via Vaccari. «Quell’evento organizzato dalla famiglia Cervi a Campegine, in provincia di Reggio Emilia - conclude Zanni -, fu pagato caro, con la morte dei 7 figli partigiani trucidati dai fascisti il 28 dicembre dello stesso anno».

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