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«La comunicazione educativa dopo due anni di pandemia»

È il tema scelto dalla associazione berica «Scuola in presenza» che sull'argomento ha organizzato un convegno al Patronato Leone XIII che sarà animato dal noto pedagogista Daniele Novara

«Che cosa resta della comunicazione educativa dopo due anni di pandemia?» È questo il quesito attorno al quale ruota la serata di approfondimento promossa da «Scuola in presenza»: una associazione berica aderente alla «Rete nazionale scuola in presenza». L'evento è in calendario domani 24 novembre alle ore 21 presso la sala convegni del Patronato Leone XIII a Vicenza nella sede di contro Vittorio Veneto 1: l'ingresso è libero. Più nel dettaglio il nome scelto per il convegno è «La relazione educativa ai tempi del Covid-19». La discussione sarà animata dal pedagogista Daniele Novara, conosciuto per le sue pubblicazioni e per essere il fondatore nonché il direttore del Centro per la gestione dei conflitti di Piacenza. «L'incontro fra le persone passa attraverso il viso - afferma  Novara in un suo recente editoriale - ma se per due anni a causa delle restrizioni legate alla pandemia questo riconoscimento reciproco è stato sospeso, che ne è stato dei processi di immedesimazione e condivisione tra alunni e maestri? Ed oggi si può davvero parlare di ritorno alla normalità». Il rilievo del direttore più nel dettaglio è richiamato in una breve nota diramata il 2 novembre per l'appunto dalla associazione Scuola in presenza Vicenza. Il cui presidente Paolo Arcaro sempre nello stesso dispaccio dichiara che «la nostra proposta di incontrarci e di parlare di questi temi nasce dalla necessità di difendere i ragazzi e di promuovere una cultura educativa che coinvolga tutti gli adulti e non soltanto docenti e genitori».

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