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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Morti sul lavoro in Veneto, 9 vittime da inizio 2022: aumentano le denuce di infortunio

Venezia la provincia veneta in cui i lavoratori rischiano di più (indice di incidenza pari a 8,2, contro una media regionale di 3,3). Seguono: Verona (4,8), Vicenza (2,7) e Treviso (2,6)

Sono 9 le vittime sul lavoro registrate in Veneto nei primi due mesi del 2022. 7 decedute “in occasione di lavoro”, e 2 “in itinere”, cioè nel percorso da casa alla sede di lavoro. Lo scorso anno erano 12 in totale. E la regione è al 4° posto nella graduatoria nazionale per numero di decessi in occasione di lavoro (sono 85 in tutto il Paese).

Numeri che continuano a vedere il Veneto tra le regioni a minor rischio di mortalità sul lavoro. Nel primo bimestre del 2022 si trova infatti in zona gialla, secondo il sistema di categorie basato sull’indice di incidenza, cioè il rapporto tra infortuni e popolazione lavorativa presente nella regione.

“Siamo convinti che lo strumento di indagine più efficace per narrare l’emergenza sia proprio la rilevazione dell’incidenza degli infortuni - spiega Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre – cioè il rapporto tra numero di infortuni e popolazione lavorativa. Con tale indicatore siamo in grado di definire e confrontare il livello di sicurezza dei lavoratori, regione per regione, provincia per provincia. Analisi che non è possibile effettuare utilizzando i valori assoluti degli infortuni sul lavoro. E ci auguriamo che questo strumento di analisi possa essere utilizzato più diffusamente e concretamente per prevenire gli infortuni mortali proprio in quelle aree del Paese dove il rischio di mortalità risulta maggiore”.

Zona gialla

E per agevolare la lettura dei dati, l’Osservatorio mestrino ha ideato ed elaborato la mappatura del rischio di morte sul lavoro, dividendo l’Italia a colori proprio alla stregua della mappatura utilizzata durante l’emergenza pandemica. La zona gialla, quella in cui rientra il Veneto, è la fascia - dopo quella bianca - che raggruppa le regioni con l’incidenza tra le più basse per gli infortuni mortali sul lavoro e dunque inferiore alla media nazionale.

Da gennaio a febbraio 2022, infatti, il Veneto è una delle regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale ed il valore medio nazionale, che si attesta a 3,7 morti sul lavoro ogni 1.000.000 di occupati. Ed è Venezia la provincia veneta in cui i lavoratori rischiano di più (indice di incidenza pari a 8,2, contro una media regionale di 3,3). Seguono: Verona (4,8), Vicenza (2,7), Treviso (2,6).

Per quanto riguarda il numero dei decessi in occasione di lavoro (sono 7) e vengono rilevati in provincia di: Venezia (3), Verona (2), Treviso e Vicenza (1). Una vittima di infortunio mortale in itinere viene registrata in provincia di Belluno e 1 in provincia di Rovigo.

Nei primi due mesi dell’anno crescono del 46,5 % le denunce di infortunio totali: erano 9.964 a fine febbraio 2021, sono 14.597 nel 2022. E sono 13.461 quelle relative ad un infortunio in occasione di lavoro e ben 3.057 di queste sono registrate nel settore Sanità e Assistenza sociale.

Significativo anche il dato della variazione delle denunce di infortunio in occasione di lavoro nel Settore Trasporto e Magazzinaggio: sono 1.129 a fine febbraio 2022, ma erano 356 a fine febbraio 2021. Alla provincia di Treviso la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce totali di infortunio: 2.952. Seguono: Venezia (2.899), Verona (2.777), Vicenza (2.480), Padova (2.224), Rovigo (640) e Belluno (625). Infine sono 6.718 le denunce delle donne lavoratrici e 7.879 quelle degli uomini.

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