Morti sul lavoro per Covid, 31 in 18 mesi di pandemia: mortalità meno elevata d'Italia
Sono 18.739 le denunce di infortunio legate al contagio, il 74,2 % sono donne
Le denunce di infortunio legate al contagio, anche a giugno, continuano ad essere tra le più preoccupanti del Paese: da gennaio 2020, infatti, sono 18.739. Numeri che portano ancora il Veneto sul podio nazionale per numero di denunce di infortunio sul lavoro legate al Covid-19, dopo Lombardia e Piemonte.
Per quanto invece riguarda i decessi sul lavoro legati al contagio, il Veneto con 31 vittime (3 in più rispetto a fine maggio), mantiene l’ottavo posto nella graduatoria nazionale.
Ma il Veneto, anche nel mese di giugno, risulta essere tra le regioni con l’incidenza di mortalità meno elevata della Penisola. Di sicuro è la regione con il minor rischio di mortalità tra le regioni con il più alto numero di occupati. Infatti, rispetto ad un’incidenza media nazionale pari a 29,8 il Veneto fa registrare un indice di 14,7. Ben lontano dai più preoccupanti valori di Lombardia (41,5) e Lazio (30,8).
“Teniamo a sottolineare questo dato – spiega Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre – perché i numeri assoluti non forniscono un reale rischio di mortalità, mentre l’incidenza è un dato che identifica in modo più concreto l’emergenza, poiché accanto al numero degli infortuni mortali prende in considerazione il fondamentale parametro della popolazione lavorativa”.
Tra i settori maggiormente colpiti dal Coronavirus in Veneto, troviamo quello della Sanità e Assistenza Sociale (77,7 % degli infortuni). Mentre per quanto riguarda le professioni, i più coinvolti si confermano essere i tecnici della salute (34,6%). Seguono: le professioni qualificate nei servizi socio sanitari e sociali (27,1%), le professioni legate ai servizi personali e assimilati (10%) e i medici (6,6%).
A Verona, la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce di infortunio: 4.380. Seguono: Treviso (3.275), Vicenza (3.227), Venezia (3.101), Padova (2.985), Belluno (1.192), e Rovigo (579).
Infine, per quanto riguarda i decessi sul lavoro causati dal Covid-19, le vittime a fine giugno dopo 18 mesi di pandemia sono 31. Ed è a Venezia che si conta il maggior numero di vittime con 8 decessi; seguita da Treviso e Padova (6), Vicenza (5), Verona (3), Rovigo (2) e Belluno (1).