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Ci ha lasciato per coronavirus il papà de "La gabbianella e il gatto": Sepulveda fu ospite del Teatro Olimpico

Venne spesso a Vicenza e a Bassano

Oggi il mondo della letteratura è in lutto. E anche Vicenza ricorda questo grande ribelle dellla cultura latino americana. Luis Sepulveda venne varie volte nella nostra provincia, in città al Teatro Olimpico e ospite delle librerie Galla. A Bassano fu invitato nella rassegna letteraria organizzata da Palazzo Roberti. Il grande narratore ci ha lasciato a causa del coronavirus, lo scrittore cileno aveva 70 anni, era ricoverato da fine febbraio in ospedale a Oviedo in Spagna dopo aver contratto la malattia. Anche la moglie Carmen era risultata positiva al Covid19, ma in forma più lieve. Sepulveda si era sentito male di ritorno da un festival letterario in Portogallo.

Luis Sepulveda nacque il 4 ottobre del 1949 in Cile, il nonno anarchico andaluso in esilio e condannato a morte fu la sua figura di riferimento. A vent'anni pubblicò il primo libro di racconti. La sua fu una voce sempre dalla parte degli oppressi. Nel 1973 durante il colpo di stato di Augusto Pinochet, venne arrestato e torturato. Per 7 mesi fu prigioniero in uno stanzino che non gli consentiva neppure di alzarsi in piedi. Visse in Amazzonia e da qui trarrà spunto per “Il vecchio che leggeva Romanzi d'amore”. Ottiene la cittadinanza del Nicaragua, si sposta quindi ad Amburgo e lavora assiduamente per Greenpeace fino al 1986. Ebbe una grande storia d'amore con una donna che sposò due volte: la poetessa Carmen Yanez. Con lei si trasferì in Spagna. Proprio qui, nell’ospedale di Oviedo giovedì 16 aprile 2020 è sopraggiunta la morte a causa dell’infenzione da Covid. 

La sua vita fu segnata, oltre che da una passione indomabile per la narrazione e da un indiscutibile talento letterario; anche dall’attività politica.

«Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.»

Scrittore eclettico e versatile, Sepulveda ha saputo toccare con i suoi testi i cuori dei più piccoli e dei più grandi. Conosciutissima la sua Storia di una gabbianella e del gatto, testo adottato spesso nelle scuole per invogliare alla lettura i più piccoli. 

STORIA DI UNA GABBIANELLA E DEL GATTO
Celebri i suoi reportage, ricordiamo anche tra le numerose opere: “Il Potere dei sogni”, “Cronache dal cono Sud”, “Patagonia Express” e soprattutto il dolcissimo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, che divenne un successo mondiale. Sulla scia di questo libro che gli diede grande notorietà arriveranno: “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”, “Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza”, “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà”, e da ultimo nel 2018 “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa”. 

QUANDO VENNE NEL VICENTINO

Luis Sepúlveda venne spesso nel vicentino. Nel novembre 2011 fu ospite al Teatro Olimpico di Vicenza,  un appuntamento speciale organizzato dall'Assessorato alla cultura del Comune e dalla Libreria Galla. Presentò un suo libro da Libraccio in città. Nel 2016 fu uno degli scrittori invitati dalla Libreria Palazzo Roberti di Bassano alla rassegna “Resistere”.

 Luis Sepúlveda se ne è andato da solo, in un letto di ospedale, ma qualcosa di lui resterà per sempre in chi ha amato le sue storie e le sue favole, e quell’irrefrenabile desiderio di fuga e di libertà.

"Se noi saremo migliori, sarà migliore il mondo"

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Nel video di Luigi Fardella il suo intervento a sostegno delle liberie durante l'evento "Rassegna Letteraria Resistere" a Bassano nel 2016

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