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Addio al "re delle giostre", morto a 71 anni Alberto Zamperla

Si è spento l'imprenditore vicentino, patron della "fabbrica dei sogni", la Zamperla Spa, leader mondiale nel settore delle attrazioni per parchi di divertimento

L'immaginazione, la fantasia. Se Vicenza ha un posto nel mondo per quanto rigurda la più nobile caratteristica che rende unici gli esseri umani, lo si deve anche a lui, Alberto Zamperla. L'imprenditore vicentino, presidente della Zamperla The Amusement Rides Company, impresa leader al mondo nella costruzione di giostre per parchi divertimento, è morto nel pomeriggio di ieri, 17 novembre. Il "re delle giostre", nato a Pieve di Soligo in provincia di Treviso, aveva 71 anni. Il nome "Zamperla" è entrato nell'immaginario collettivo per quanto riguarda i parchi di divertimento, luoghi di magia, legati a ricordi di bambini e adulti. Il luna park di Coney Island a New York, ripristinato e rinnovato dal Gruppo vicentino che l'ha preso in gestione rifornendolo di sole giostre Zamperla; le giostre nei parchi della Walt Disney Parks and Resorts, della Six Flags ed il grande parco di Cedar Point, oltre ai parchi tematici di Paramount ed Universal Studios in America; le installazioni a Gardaland, Gameland, Etnaland e Miragica in Italia; i luna park arabi. Tra le ultime realizzazioni, il rollercoaster più veloce del Canada, costruito a Vancouver. 

Quasi 50 anni di attività nel mondo del divertimento. La Zamperla, azienda fondata nel 1963 dal padre di Alberto, Antonio Zamperla, il quale, dopo aver lasciato l'attività degli spettacoli viaggianti, ebbe l'intuizione di modernizzare le vecchie giostre e di metterle nel mercato, facendo nascere l'autoscontro, il primo go-kart viaggiante ed altre giostre entrate appunto nell'immaginario collettivo. Un'intuizione, quella di Antonio, che si rivelò vincente, visto il mercato in crescita del divertimento negli anni del miracolo economico italiano. Nel 1972, a poco più di 20 anni, Alberto entra in azienda a fianco del padre dopo il diploma al "Rossi", come responsabile dell'ufficio vendite, occupandosi prima del mercato europeo e poi di quello nord americano, con l'apertura di  un ufficio a Montreal - nel 1976 - e poi con la penetrazione nel mercato statunitense. È del 1979 infatti la fondazione della Zamperla Inc. nel New Jersey mentre, sempre nello stesso anno, l'azienda individuale Antonio Zamperla diventa una Srl e poi nel 1988 una SpA. Nel 1994, in seguito alla scomparsa del padre, Alberto prende in mano le redini della ditta, diventando presidente.

L’ultimo bilancio depositato da Antonio Zamperla S.p.a., con sede ad Altavilla Vicentina, corrisponde all’anno 2021 e riporta un range di fatturato sopra ai 30milioni di euro, diminuito del 32,07% rispetto al 2019 a causa della pandemia che ha bloccato i parchi di divertimenti in tutto il mondo. Ma il Covid ha solo leggermente scalfitto la "fabbrica dei sogni", che ha comunque un capitale sociale rimasto invariato e ha prospettive di ripresa supportate da investimenti in tecnologie - come quelle prese in prestito dalla Formula 1 - oltre che da una continuità famigliare solida. Per continuare a fare girare quella giostra dalla quale Alberto Zamperla è purtoppo sceso dopo il suo ultimo giro. 

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