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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Trissino

Pfas, la delegazione Onu arriva alla Miteni

La missione dell'Ohchr che valuterà alcune emergenze ambientali del Paese comincia nella valle dell'Agno per poi proseguire nel distretto della concia fino al Veneto centrale: tutte zone toccate dallo scandalo dei derivati del fluoro

Come da programma la delegazione dell'Alto commissariato per i diritti umani dell'Onu (meglio noto come Ohchr) per la sorveglianza sulle emergenze legate allo scorretto smaltimento dei rifiuti ha cominciato oggi 4 dicembre la sua indagine sul campo in relazione alle implicazioni sulla popolazione rispetto all'inquinamento attribuito alla trissinese Miteni. Il capo delegazione, il professor Marcos Orellana, che è docente di diritto internazionale all'American University di Washington ed esperto di diritto ambientale, stamani poco dopo le 9,oo è arrivato proprio davanti al sito della trissinese Miteni, l'industria chimica accusata della maxi contaminazione da derivati del fluoro (noti come Pfas) in tutto il Veneto centrale.

GLI ATTVISTI DI PFAS.LAND
Assieme ad Orellana oltre agli altri delegati erano presenti alcuni attivisti della rete ecologista veneta, la quale stretta attorno al collettivo Pfas.Land ha lavorato perché le Nazioni unite si interessassero all'affaire Miteni. Oggi per vero il lavoro della delegazione non si è fermato a Trissino. Il gruppo infatti ha fatto visita al distretto industriale di Arzignano in quel contesto il professore Orellana ha potuto farsi una prima impressione anche sulla pressione ambientale del settore della concia del distretto Agno-Chiampo, una partita che da mesi viaggia in parallelo a quella legata al fenomeno Pfas. Dopo Arzignano Orellana ha fatto visita a Lonigo, uno dei centri più colpiti dalla contaminazione ambientale legata ai derivati del fluoro per poi proseguire a Cologna Veneta nel Veronese, sito in cui i reflui del distretto della chimica dell'Agno-Chiampo vengono riversati nel Fratta Gorzone. In loco il capo delegazione dell'Ohchr ha potuto ascoltare una breve prolusione di Piergiorgio Boscagin, presidente del circolo colognese di Legambinete, circolo che da anni si batte duramente sul fronte Pfas.

I CARABINIERI DEL NOE
Tuttavia Orellana ha avuto la possibilità di confrontarsi anche con alcuni tra sottufficiali e ufficiali dei carabinieri del Noe che più o meno in prima persona hanno avuto a che fare con la lunga indagine penale sul caso Miteni da mesi sfociata in un processo davanti alla corte d'assise di Vicenza. A Trissino infatti Orellana ha incontrato  il tenente colonnello Massimiliano Corsano, comandante del Nucleo investigativo ecologico dei carabinieri (noto appunto come Noe) per l'Italia settentrionale. Con lui c'era il tenente colonnello Massimo Soggiu comandante del Noe di Treviso assieme al maresciallo Manuel Tagliaferri sempre del Noe della Marca. Questi ultimi due peraltro hanno partecipato al grosso delle indagini preliminari poi sfociate nel processo oggi in corso nel capoluogo berico.

LEGAMBIENTE, ISDE, IL COMMISSARIO GIUDIZIALE E GLI EX DIPENDENTI
E Ancora, Orellana, che si è intrattenuto lungamente con i suoi interlocutori ha avuto la possibilità di parlare con il dottore Domenico De Rosa, il commissario incaricato dal giudice fallimentare di Vicenza di sovrintendere alla procedura concorsuale che ha interessato la Miteni, oggi fallita per vero. Una delle fasi di ascolto più approfondita è stata quella che il professore Orellana ha dedicato a due ex lavoratori della Miteni. Si tratta di Denis Orsato, ex delegato di fabbrica per la Uil-Uiltec, nonché Renato Volpiana, ex delegato di fabbrica di Cgil-Filctem. I due sono stati negli anni passati tra i protagonisti di spicco attorno alla battaglia sindacale che ha interessato il caso Miteni. L'indagine di Orellana e della sua delegazione proseguirà per una quindicina di giorni. Il professore poi farà visita presso altri due siti considerati «caldissimi» dagli addetti ai lavori. Si tratta della cosiddetta terra dei fuochi nel Casertano, una delle aree più colpite dagli svernamenti abusivi di rifiuti per giungere alla Ilva di Taranto, altro sito al centro di una querelle ambientale decennale. Alberto Peruffo, uno degli animatori più in vista del collettivo Pfas.Land, ha definito l'evento «di portata storica» tanto che la presenza della delegazione Ohchr nel Veneto conferma la gravità del caso Pfas. A Trissino era presente anche il dottore Vincenzo Cordiano, presidente veneto di Isde - Medici per l'ambiente, il quale ha definito «gravissima» la situazione ambientale del Veneto con tutto ciò che ne consegue in materia di salute e di salubrità della catena alimentare. La missione di Orellana aveva avuto un breve prologo ieri quando a Venezia a palazzo Balbi il professore aveva avuto un veloce scambio di saluti con alcuni esponenti della giunta regionale.

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