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Mascherine e Green Pass, cosa succede dal 1 maggio

Giovedì Draghi e Speranza comunicheranno le intenzioni del governo. Nuove linee guida europee, si va verso un ulteriore allentamento. Dove cadrà, l'obbligo di mascherine sarà sostituito da una raccomandazione: le cose da sapere

Mascherine, la decisione è attesa a breve. Probabilmente è giovedì il giorno giusto, quello in cui Draghi e Speranza comunicheranno le intenzioni del governo con le nuove regole in vigore dal 1º maggio. Non è chiaro se con nuovo decreto o semplice ordinanza del ministero. Intanto la Commissione Ue sta per approvare un documento - non vincolante - messo a punto dal commissario per la Salute, Stella Kyriakides, che inaugura "una nuova fase post emergenza, in cui i test dovrebbero essere mirati e il monitoraggio dei casi Covid simile alla sorveglianza dell'influenza", ovvero a campione. In pratica, "l'obiettivo della sorveglianza non dovrebbe più essere basato sull'identificazione e la segnalazione di tutti i casi, ma piuttosto sull'ottenere stime affidabili dell'intensità della trasmissione nella comunità, dell'impatto della malattia grave e dell'efficacia del vaccino". Meno tamponi dunque, meno quarantene e - anche se non esplicitamente - queste linee guida europee potrebbero spingere Draghi ad allentare ancora di più la presa in vista dell'estate.

Mascherine: dove saranno ancora obbligatorie 

L'obbligo di mascherina resterà senz'altro negli ospedali e nelle Rsa, probabilmente ancora per molti mesi. Per altri luoghi, si valuta la proroga dell'obbligo ma solo di un mese, fino a giugno. Il ministro del Lavoro Orlando ele p arti sociali ha già deciso di lasciare tali e quali per ora i protocolli di sicurezza, compreso quindi l'obbligo di mascherina sia nei posti di lavoro privati che in quelli pubblici. La soluzione che si prospetta è quella di lasciare facoltà piena (o quasi) di scelta al datore di lavoro, in funzione del grado di esposizione dei lavoratori. Le mascherine saranno ancora obbligatorie per tutto maggio nelle scuole (per tutti i bambini di età superiore a 6 anni), in cinema, teatri, sale da concerto, palazzetti dello sport. Si dovrebbe lasciare la possibilità di passare dalle Ffp2 alle chirurgiche in molti casi. Mascherine ancora obbligatorie, sempre, sui mezzi di trasporto sia locali, come bus e metro, sia a lunga percorrenza come treni e traghetti.

Addio mascherina: la lista dei luoghi al chiuso dove non serviranno più

Dove cadrà, l'obbligo sarà sostituito da una raccomandazione di indossare la mascherina se ci sono rischi di assembramento. Senza mascherine dal 1º maggio si riprenderà dunque a stare nei supermercati, nei negozi, in alberghi, bar e ristoranti, dove già tra l'altro si consuma con la mascherina e quindi un mantenimento dell'obbligo appare sempre meno sensato. 

Le mascherine non serviranno più, o meglio, non saranno d'obbligo nei luoghi all'aperto: tra questi gli stadi, dove nelle ultime giornate di campionato non dovrebbero più essere richieste.

"Per ora al chiuso le lascerei ovunque - dice alla Stampa Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza e docente di Igiene Pubblica in Cattolica - Sento dire che l'importante è proteggere i fragili con la mascherina. Ma chi lo dice non ha capito come funziona una vera strategia di protezione. Per metterli in sicurezza le mascherine dobbiamo indossarle anche noi, perché altrimenti finiremo per riportare il virus nelle loro case. E poi non possiamo pensare di farli vivere blindati nelle proprie dimore".

Costa: "Si apre una fase nuova, il Green Pass non serve più"

"Dal primo maggio si apre una fase nuova perché si archivia definitivamente la stagione del green pass che non sarà più richiesto". Lo ha detto Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, a RaiNews 24. "Ci sono 50 milioni di cittadini che si sono vaccinati e questo ci permette di avviare una fase nuova che ci avvicina sempre di più alla normalità", ha aggiunto sottolineando che in settimana "arriverà un provvedimento che chiarirà i luoghi dove verrà prorogato l'uso della mascherina al chiuso".

"Per quanto riguarda le mascherine al chiuso, la riflessione che stiamo facendo è quella di mantenerla sui mezzi di trasporto, nei cinema e nei teatri, in quei luoghi dove c'è un affollamento maggiore e la mascherina può rappresentare ancora un elemento di protezione", ha spiegato Costa. "Sarà certamente un'estate senza restrizioni, grazie ai 50 milioni di cittadini che si sono vaccinati", ha aggiunto. "Valuteremo nel passare dei mesi e delle settimane quello che sarà lo scenario, ma oggi credo che dobbiamo dare dei messaggi positivi e di fiducia ai cittadini", ha sottolineato. "Dopo due anni di pandemia, dopo due anni di restrizioni, di libertà private dobbiamo dire con forza che oggi siamo di fronte una nuova fase che certamente ci riporta alla normalità e quindi un'estate senza restrizioni", ha ribadito Costa.

Bassetti non ci sta: "Uscire dalla logica dell'obbligo, è anacronistico"

"Bisogna uscire dalla logica dell'obbligo e della multa, continuando a pensare che gli italiani siano cretini. C'è anche una parte di indisciplinati, che poi saranno gli stessi che non si sono vaccinati, ma la stragrande maggioranza dei cittadini hanno seguito le indicazione. Allora serve condivisione e rendere partecipe il cittadino: io ti raccomando di usare la mascherina ma non ti obbligo più tranne negli ospedali e sui trasporti pubblici. Il resto è anacronistico. Rimaniamo uno dei pochi paesi al mondo ad avere l'obblgio del dispositivo al cinema e a scuola, proprio qui non serve proprio a nulla". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, intervenendo nel dibattito sull'eventualità che si elimini l'obbligo della mascherina al chiuso.

"Il ministero della Salute ha grande responsabilità su alcune scelte, vadano per la loro strada ma non è questo il modo di affrontare la problematica - avverte Bassetti -. La mascherina serve ma non serve l'obbligo per tutti dappertutto. Dobbiamo riabilitare la mascherina mentre in due anni è stata svilita Considerandola uno strumento vessatorio. Se - conclude - dal primo maggio si deciderà di mantenere l'obbigo al chiuso saremo l'unico Paese in Europa".

Fonte: today.it

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