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L'ultimo saluto a Marino Quaresimin: bandiere a mezz'asta a Palazzo Trissino

Presenti il sindaco, il presidente del consiglio e alcuni consiglieri comunali. Variati: «Questa è la crudeltà cieca e spietata del virus

Martedì mattina l'ex sindaco Marino Quaresimin, scomparso nei giorni scorsi, ha ricevuto l'estremo saluto dell'amministrazione comunale. Il corteo funebre, composto dai figli del defunto, che hanno accompagnato la salma dall'ospedale San Bortolo al cimitero maggiore, è transitato lungo corso Palladio, sostando davanti a Palazzo Trissino per qualche minuto di raccoglimento accompagnato dal suono delle campane.

Erano presenti il sindaco Francesco Rucco, il presidente del consiglio comunale Valerio Sorrentino, la vicepresidente Cristina Balbi e i consiglieri comunali Isabella Sala, Raffaele Colombara, Ciro Asproso e Cristiano Spiller.

«Il saluto al feretro davanti alla sede del Comune era un gesto doveroso - dichiara il sindaco Francesco Rucco-, perchè l'amico Marino ha dedicato una parte importante della sua vita alla politica e all'attività amministrativa, ricoprendo il ruolo di primo cittadino con passione, dedizione e tanto amore per la sua città e i suoi concittadini. E' stato un momento breve, ma molto sentito. In accordo con la famiglia, l'amministrazione comunale ha previsto anche una cerimonia che si terrà una volta terminata l'attuale fase di emergenza sanitaria».

Don Marco Sterchele, parroco dell'unità pastorale San PioX - Stanga, ha invitato i presenti a qualche minuto di raccoglimento prima di dare la benedizione al defunto che poi ha raggiunto il cimitero maggiore in attesa della cremazione. In omaggio all'ex sindaco Quaresimin oggi il Comune ha esposto le bandiere a mezz'asta a Palazzo Trissino, su corso Palladio, e in Loggia del Capitaniato. A mezz'asta è esposta anche la bandiera di Vicenza di piazza dei Signori.

A Palazzo Trissino Marino entrò da Consigliere Comunale. Poi da Assessore, da Sindaco, e ancora fino a pochi anni fa di nuovo in Consiglio. «Vorrei tanto esserci, almeno lì, nel suo ultimo passaggio in quel luogo simbolo della democrazia cittadina in cui lui tanto appassionatamente credeva e che con instancabile energia e dedizione ha servito - ha sottolineato Achille Variati esprimendo il suo cordoglio - Ma non posso: le limitazioni che sono in vigore le dobbiamo rispettare tutti, e senza eccezioni. Anche quando ci impediscono di portare l’ultimo saluto a una persona a cui si è voluto profondamente bene, amico di una vita intera. Questa è la crudeltà cieca e spietata del virus: privarci anche dei gesti di amicizia, di tenerezza, di affetto. Quando tutto questo sarà finito, quando potremo finalmente tornare a esprimere la nostra insopprimibile umanità, ci ritroveremo in tanti per ricordarTi, Marino: come avresti meritato oggi, come meriti»

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