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Scuola allo sbando: mancano banchi e docenti, bus affollati: studenti in piazza

"Non vedevamo l'ora di tornare, ma il rientro non è stato dei migliori", gridano gli oltre 350 studenti che martedì mattina si sono mobilitati a Vicenza

Oltre 350 studenti vicentini, martedì mattina, si sono trovati in piazza Matteotti per chiedere trasporti più efficienti e sicuri e garanzie sulla scuola. "Il rientro a scuola non è stato dei migliori - gridano a gran voce - classi senza docenti, banchi e forniture scolastiche ancora non pervenute in alcuni plessi, comunicazioni poco chiare e tanta incertezza".

''Abbiamo solo raccolto il malcontento che c'era da parte di tanti studenti. Non vedevamo l'ora di tornare a scuola in presenza, ma non per tutti è stato un rientro lineare: in alcune scuole mancano ancora i banchi, alcuni docenti sono arrivati dopo settimane dall'inizio delle lezioni - dichiara Pietro Fracca, coordinatore della Rete degli Studenti medi di Vicenza - tutto questo alimentato dalla esasperante problema dei trasporti. Critichiamo da anni l'operato di SVT, ma ora al disagio dei ritardi e delle calche si somma la paura di prendere il visus. Non ci può essere una scuola sicura senza una rete di trasporti pubblici seri.''

Studenti in piazza Matteotti



Piazza Matteotti martedì mattina era gremita di studentesse e studenti: ai problemi rispondono però con fatti e proposte!
"I ragazzi hanno le idee molto chiare, dal costo degli abbonamenti alla frequenza delle corse, e vogliono un confronto con SVT. Sono stati molti gli interventi da diverse scuole nel vicentino a sottolineare la necessità di un cambio di rotta verso una mobilità più sicura e funzionale".

''Chiediamo di ridurre il costo degli abbonamenti sulla base dell'ISee e di creare un biglietto unico per gli studenti. Vorremmo poterci spostare nella nostra città più liberamente, in maniera ecosostenibile e sicura - conclude Noah Campbell-Salerno, esecutivo della Rete - Corse bis negli orari di punta e corse serali anche dalla periferia sono un investimento anche per l'attrattività della città oltre che un doveroso intervento per tutelare il nostro diritto allo studio.''

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