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"Reddito, diritti e dignità": manifestazione di piazza nel giorno dei lavoratori

La manifestazione organizzata da Associazione Caracol Olol Jackson onlus, Bocciodromo, maestranze dello spettacolo veneto, Ombre rosse srl, Priorità alla Scuola Vicenza, Csa Arcadia, Adl Cobas Vicenza, si è svolta sabato, davanti Teatro Comunale di Vicenza

Nella giornata del primo maggio, festa per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, cittadini e rappresentati di realtà della provincia di Vicenza sono state invitate ad aderire ad una manifestazione e azione performativa per dare voce a tutte le persone che vivono in condizioni di precarietà e di invisibilità a causa dell'assenza di tutele da parte dello Stato. 

Quasi 300 persone tra lavoratori dello spettacolo, scuole di danza, lavoratori della logistica e rappresentanti delle tantissime realtà culturali della città di Vicenza si sono dati appuntamento nella giornata dedicata ai lavoratori.

''Non vogliamo negare l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e l’importanza dei protocolli di sicurezza - hanno spiegato dal palco - ma dopo più di un anno di chiusure e limitazioni, di normative contraddittorie e sostegni insufficienti, le riaperture previste devono essere accompagnate da un piano di cambiamenti organici del sistema e da una riforma degli ammortamenti sociali in senso universalistico".

"Se la pandemia ha messo in luce lacune strutturali antecedenti - hanno sottolineato - questa è l’occasione per costruire insieme un futuro diverso e inclusivo. Non bastano le misure d'emergenza ma servono trasformazioni profonde del sistema, come la riscrittura dei contratti nazionali in scadenza, forme di reddito di esistenza, il superamento della logica di aiuti sotto forma di “bonus” estemporanei e la revisione dei criteri di distribuzione delle risorse pubbliche ''

In particolare si è voluto evidenziare che alcune categorie, come i lavoratori del settore spettacolo, cultura, formazione, sport e logistica, non essendo considerate economicamente produttive o importanti da tutelare siano state abbandonate dalle istituzioni.

"L’obiettivo della manifestazione - spiegano - è il riconoscimento dell’espansione del reddito di esistenza per tutti e un'equa redistribuzione delle risorse sia nazionale che europee a sostegno della salute, scuola, cultura e del welfare".

Il momento più emozionante della manifestazione è stato alle 17.30 con la chiusura del traffico in viale mazzini. 80 persone, non solo danzatori o attori hanno occupato la strada e accompagnati da una musica percussiva fatta sui bauli, simbolo delle maestranze dello spettacolo, hanno parlato attraverso i loro corpi e poi nel silenzio sono rimasti immobili ma non più invisibili. I corpi sono poi caduti ad uno ad uno sull'asfalto e ciascuno ha segnato con un gesso a terra la propria presenza. La performance si è conclusa con il passaggio di alcuni bambini che hanno ridato vita ai corpi tracciando delle linee di collegamento tra un corpo e l'altro e quindi simbolicamente rigenerando vita, dialogo, connessioni e riportando la speranza di poter di nuovo ballare insieme.

Nel frattempo sono stati costruiti 2 muri fatti con i bauli delle maestranze e con le cassette della frutta simbolo del BAMS Banco Aiuto Alimenti e Mutuo Soccorso, che in quest'ultimo anno ha riscontrato un forte aumento di famiglie in stato di povertà.

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