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Mamme No Pfas, da maggio attendono un confronto con Consorzio Alta Pianura Veneta

Dopo una richiesta formale di incontro inviata nei mesi scorsi e una prima risposta da parte dell'ente, ad oggi: "Non abbiamo avuto nessun riscontro"

Il 10 maggio scorso hanno chiesto, tramite mail, un incontro con i vertici del Consorzio Alta Pianura Veneta di San Bonifacio (Verona) ma ad oggi non hanno avuto alcuna risposta. E' l'ennesima battaglia che vede protagoniste le Mamme No Pfas. "Abbiamo chiesto un incontro con il presidente Silvio Parise - spiegano - e con il vicepresidente Moreno Cavazza, che riveste anche il ruolo di presidente del Consorzio di bonifica LEB, quale concessionario, da parte della Regione, della gestione del canale artificiale a scopo irriguo LEB, che parte da Belfiore (Verona) prelevando acqua dell’Adige fino ad arrivare al fiume Bacchiglione in provincia di Padova". 

"Interessando un’area così vasta e riguardando così tanti comuni - precisano - abbiamo chiesto un confronto per capire le attività promosse e/o in corso da parte di questi consorzi per contribuire al problema dell’irrigazione dei campi con acqua contaminata, data la forte preoccupazione dovuta ai valori di questi sostanze nel sangue anche nei bambini più piccoli e certi della contaminazione dovuta anche all’alimentazione con prodotti irrigati con acqua inquinata". 

"Il Consorzio Alta Pianura Veneta dopo averci richiesto un contatto telefonico in data 22 maggio che prontamente in data 23 maggio abbiamo inviato, abbiamo sollecitato l’incontro in data 29 maggio e 27 giugno u.s. non avendo ad oggi avuto nessun riscontro - concludono - Ribadiamo l’importanza di un confronto da parte di tutti coloro che possono dare un contributo per poter gestire al meglio tutte le varie problematiche causate da questo gravissimo inquinamento e gridiamo a gran voce che far finta che il problema non esista può solo che peggiorare il clima omertoso che si è creato da parte di certe istituzioni".

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