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L'opera di uno street artist in piazza Biade diventa "offesa al decoro", il sindaco sporge denuncia

Il misterioso artista nel corso della notte ha disegnato un albero stilizzato che esce da una grata, con una tecnica facilmente lavabile con semplice acqua

Vita dura per gli artisti da strada a Vicenza, una città in cui, quando scendono le prime ombre della sera, strade e piazze si svuotano lasciando un effetto "lockdown" con il silenzio scalfito solo dai camion della nettezza urbana che scivolano sulla deserta piazza principale. È in questo contesto che neri geni del male, veri e propri Stanislao Moulinsky, tirano fuori i loro diabolici strumenti di lavoro e "imbrattano" il centro città. Sì perché la street art ora si chiama "imbrattare", guai a chiamarla "opera d'arte" o "espressione creativa". Poco importa se il materiale usato non sia indelebile e facile da cancellare con una semplice lavata. I responsabili vanno puniti e per scovarli si mette in moto l'efficientissima macchina della giustizia: telecamere, vigili urbani, persino indagini della Digos. Ne sa qualcosa l'artista Evyrein che si è visto entrare in casa le  forze dell'ordine in stile S.W.A.T. ed è stato denunciato di vilipendio per uno stencil raffigurante Matteo Messina Denaro stringere la mano a Giorgia Meloni e la scritta “in Bonafede”. Con buona pace del diritto di satira in questo paese. Pericolosi, pericolosissimi sovversivi!. Veri e propri sabotatori del decoro pubblico!

L'ultimo è il misterioso street artist che nel corso della notte tra martedì 21 e mercoledì 22 febbraio, in una parte del pavimento di piazza Biade, ha disegnato un albero stilizzato che esce da una grata, con una tecnica che non ha di certo deturpato permanentemente il selciato, facile da cancellare, appunto. E nella città immobile è subito partita la caccia alle streghe, annunciata con le trombe dei media. Sono scattate le indagini da parte della polizia locale che sta visionando le immagini dalle telecamere presenti nella zona e, in attesa degli esiti, il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha sporto denuncia contro ignoti per danneggiamento. E il primo cittadino ha subito alzato la voce: “Un gesto da condannare – ha detto – che deturpa un luogo pubblico creando un danno per l’intera collettività. Mi auguro che venga fatta chiarezza quanto prima, individuando i responsabili”.

Il tutto per un'opera di uno street artist, un albero, peraltro già facilmente "estirpato". Sarebbe facile usare la solita retorica e dire che a Vicenza ci sono problemi ben più grandi da affrontare. Piuttosto, meglio scomodare Sant'Agostino e quindi se il segno fa venire in mente qualcosa di diverso da sé, l'albero potrebbe essere la richiesta di spazi vitali attraverso la rinascita di luoghi pubblici. Ma per una città come Vicenza che si ostina a essere manichea non rappresenta altro che un insulto al decoro. Allora è meglio sguinzagliare plotoni di Nick Carter per smascherare, quando scendono le prime ombre della sera, il cattivo Stanislao Moulinsky questa volta camuffato da street artist. E l'ultimo chiuda la porta...

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