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«Fuori i nomi di chi inquina il canale di via Borsellino»

Nel piccolo centro dell'Est vicentino i residenti chiedono lumi sulla contaminazione di un corso d'acqua che passa vicino alle case del quartiere Primavera. E la giunta precisa: «siamo già al lavoro, assieme agli altri enti stiamo stringendo il cerchio su un paio di attività produttive»

«Vogliamo conoscere il nome del delinquente o dei delinquenti che inquinano il canale di via Borsellino, fuori i nomi. Chiediamo di sapere a che punto sono gli accertamenti da parte degli enti che debbono effettuare i controlli e chiediamo che chi di dovere sia perseguito e punito severamente». È questo il leit motiv della protesta che accomuna molti residenti che vivono nel quartiere Primavera una zona residenziale di Torri di Quartesolo comune nella cintura orientale del capoluogo berico. Francesca Favero che vive a ridosso del corso d'acqua usa un frasario meno arrembante di alcuni suoi concittadini ma intervistata ai microfoni di Vicenzatoday.it fa sapere che la situazione «ormai va avanti da anni e anni» e che come «evidenziato dalle analisi di Arpav» dentro quel canale «di frequente ci finiscono metalli pesanti di ogni genere» a partire «dal cromo».

Per questo motivo gli abitanti si augurano che dopo tanto tempo «gli enti deputati» a partire dal Comune «diano una risposta certa, definitiva» perché di «questo odori nauseabondi e dell'acqua che cambia colore a seconda delle sostanza sversate non se ne può più» fa sapere Favero che alle telecamere di Vicenzatoday.it ricorda anche i disagi patiti nella zona a causa di un allagamento dovuto «anche ai lavori di regolazione della roggia non effettuati con i crismi dovuti» conclude Favero.

Ma che cosa dice la giunta al riguardo? Il sindaco Diego Marchioro parlando del problema della tracimazione spiega che «c'è una imprescindibile questione di fondo di fondo di cui occore tenere conto» poiché «le piogge a causa del cambiamento climatico hanno assunto un carattere molto più irruento di un tempo rispetto a un sistema di smaltimento delle acque comunque concepito negli anni '60 e '70» tanto che purtroppo «episodi del genere si verificano un po' dovunque». Detto questo il primo cittadino aggiunge che «fatti salvi gli interventi che competono al gestore idrico ossia a Viacqua, la municipalità si è mossa da tempo prevedendo una serie di investimenti ad hoc che per voci diverse toccano quota otto milioni di euro».

Poi c'è la questione della contaminazione del canale di via Borsellino. In questo caso la risposta non arriva solo da Marchioro, ma pure dall'assessore all'ambiente Elisabetta Tescari: «Sarebbe sbagliato che la gente pensasse che l'amministrazione comunale non si sia mossa. Anzi, senza tanto clamore abbiamo lavorato alacremente con gli altri enti coinvolti nel controllo tra cui Provincia di Vicenza, Arpav e Regione. Il cerchio sui responsabili si sta stringendo su un paio di attività del comprensorio rispetto alla cui attività sono stati avviati accertamenti assai mirati». Poi un'altra considerazione: «Non è semplice risalire ai responsabili anche per la natura complessa del reticolo idrico». Dalle voci filtrate in Regione Veneto sembra per di più che Arpa abbia già provveduto con le segnalazioni di rito all'autorità giudiziaria: tanto che la procura di Vicenza avrebbe aperto un fascicolo d'indagine.

ASCOLTA LA VIDEO-INTERVISTA A FRANCESCA FAVERO

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