rotate-mobile
Attualità Altavilla Vicentina

Granata ai cantieri Tav: fioccano le polemiche

L'opposizione del piccolo comune della cintura del capoluogo berico e il centro sociale Bocciodromo puntano l'indice sui protocolli di sorveglianza che non hanno impedito lo scoppio accidentale di un ordigno della Seconda guerra mondiale

«Come cittadino sono allarmato e preoccupato dell'accaduto. Una bomba che scoppia per il caldo rovente deve essere un campanello di allarme per la gli addetti ai lavori. Un  ordigno non può essere lasciato incustodito. Per fortuna non ci sono state gravi conseguenze. La scarsa informazione fornita ai residenti attorno ai cantieri Tav siti in Altavilla Vicentina relativamente alla presenza di ordigni inesplosi è segno di negligenza e superficialità anche per quanto concerne il rapporto con l'opinione pubblica». È questo il succo di una breve nota diffusa ieri 20 giugno da Alessandro Ugone consigliere comunale, milita nelle fila dell'opposizione, della lista Lega nord - Vivi Altavilla. Il commento riguarda l'episodio della esplosione accidentale di una granata della II Guerra mondiale in uno dei cantieri Tav - Alta velocità di Altavilla: ne ha parlato diffusamente Vicenzatoday.it anche in relazione ai disagi causati dalla deflagrazione stessa.

Ma a bacchettare le imprese che lavorano per il Gruppo Fs non c'è solo Ugone. Sempre ieri, con un breve dispaccio, è intervenuto Marco Zilio, portavoce del centro sociale Il Bocciodromo di Vicenza, un collettivo che da anni contesta il progetto dell'Alta velocità a sta capacità.. «La zona è sicura? Come viene eseguita la bonifica bellica? Chi ha lasciato li l'ordigno? Se fosse successo mentre qualcuno era al lavoro lì vicino?». Queste sono alcune delle domande che il portavoce si pone in una nota diramata ieri in serata.

«Il cantiere Tav di quella tratta - aggiunge l'attivista - è finanziato attraverso i fondi del Pnrr e deve essere ultimato entro il 2026 per accedere ai finanziamenti. Ebbene quel cantiere sta già subendo da tempo enormi ritardi tra gare d'appalto deserte e problemi logistici di gestione del traffico. Le risorse sono scarse, comprese le materie prime che sono sempre più costose, ma Trenitalia e il consorzio di imprese incaricato dei lavori ossia Iricav2 continuano a sostenere che riusciranno a finire in tempo. Quando le risorse sono scarse una delle prime cose che vengono sacrificate è la sicurezza».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Granata ai cantieri Tav: fioccano le polemiche

VicenzaToday è in caricamento