rotate-mobile
Attualità

Vicenza oltre 2545 vittime: alcune storie simbolo della pandemia

La nostra provincia ha pagato un tributo altissimo, nel giorno del ricordo ripercorriamo la storia di alcuni vicentini che ci hanno lasciato

Ogni ricorrenza porta con se tristezza, questa in particolare, lacera il cuore. Tutti ricordiamo quella foto con le bare nei camion militari a Bergamo. Le cifre aggiornate al 18 marzo 2022, sono terribili: oltre 6 milioni di deceduti nel mondo, 157.442 in Italia, 14.028 in Veneto da quel 21 febbraio 2020 in cui ci fu il primo decesso a Schiavonia. Oggi Giornata Nazionale delle vittime del Covid, il Veneto piange i suoi morti.

"Ora che ci apprestiamo a chiudere lo stato d'emergenza e ad allentare tutte le restrizioni, non dobbiamo dimenticare coloro che in questi 25 mesi hanno perso la vita, ma anche le migliaia di famiglie che non hanno potuto salutare i loro cari per l'ultima volta come avrebbero desiderato. Questa, a parer mio, è stata l'altra grande tragedia che abbiamo vissuto, al di là di quella sanitaria." ha dichiarato il presidente della regione Zaia.

Oltre 2545 vicentini ci hanno lasciato in questi anni di pandemia, la prima vittima nella nostra provincia fu una donna di Arzignano di 84 anni, il 12 Marzo 2020.

Storie, volti, famiglie straziate dal nemico invisibile, che ci ha costretto a stravolgere le nostre vite e per il momento non accenna ad allentare la sua morsa. Vogliamo allora ricordare, attraverso alcune storie che abbiamo raccontato, alcune delle vittime del Covid. Ma il nostro pensiero vola commosso a tutti quei morti che non hanno avuto neanche il tempo di salutare i propri cari e ai malati che stanno ancora combattendo la più difficile battaglia.

"Non posso dimenticare tutti i nostri morti, l’arrivo delle bare con i camion dell’esercito italiano per la cremazione qui a Vicenza delle vittime di Bergamo e Brescia. E' un ricordo indelebile che rimarrà in tutti noi”. afferma il sindaco Rucco.

Sono stati tempi difficili per la nostra comunità, abbiamo vissuto restrizioni, la paura, il dolore per i cari venuti a mancare e l'apprensione per chi soffre. Ricordiamo tutte queste persone attraverso alcune testimonianze.

Le storie vicentine

Il grande medico della Città della Speranza - Il Covid si portato via il prof. Basso, il medico dei bambini. Giuseppe Basso, con il suo appassionato lavoro, ha salvato migliaia di giovani vite. I bimbi per i quali non è riuscito a fare il miracolo, ora lo accolgono in Paradiso.

Il ristoratore gentiluomo che fondò la Birreria Ottone - Ci ha lasciato Otto Wipflinger è conosciuto dai bassanesi come l'anima della Birreria Ottone, autentico salotto d’altri tempi. Locale che ha aperto i battenti nel 1865 a Borgo Angarano quando il mastro birraio Ottone (nonno di Otto), arrivato dall’Austria conquistò Bassano con le sue "bionde".

Il poliziotto che onorava la divisa - Alla vigilia di Natale è venuto a mancare l'ex assistente capo di polizia Angelo Cazzola. Ottantaseienne, originario di Camisano Vicentino, attaccato ai valori della famiglia, era amato e stimato da tutti per le sue doti di generosità e bontà d’animo, che esprimeva anche nel compimento del suo dovere nei quotidiani servizi istituzionali.

Il sindaco più amato - Marino Quaresim è stato primo cittadino di Vicenza dal 1995 al 1998. Malato da tempo, si è spento al San Bortolo per Covid. Un uomo generoso, autentico, innamorato della nostra città. Sindaco di Vicenza dal 1995 al 1998, dopo essere stato consigliere di circoscrizione, comunale ed assessore, ha sempre colpito tutti per la concretezza e la schiettezza con cui ha affrontato il suo impegno politico e amministrativo.

Una nota di speranza

La nonnina che si vaccina - La storia di Lella. "Ci svegliamo la mattina alle 7:15 con la mia ottantenne con 200 di pressione per l'agitazione, per presentarci all'ingresso alle ore 8:20 come da indicazione del foglio che abbiamo ricevuto per posta 15 giorni prima, ci fanno disinfettare e ci prendono la temperatura ed entriamo in coda insieme ad altri nonnini ed è già un po' più rilassata, come si dice, mal comune...“
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicenza oltre 2545 vittime: alcune storie simbolo della pandemia

VicenzaToday è in caricamento