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Fine dello stato d'emergenza e del green pass, Zaia: "Se sarà confermato è veramente un bel segnale"

Il governo non è intenzionato ad allungare le misure oltre la fine del mese di marzo mentre il certificato verde rafforzato è destinato «gradualmente» a sparire. «Oggi le condizioni del contagio ci permettono di dire che siamo entrati nella fase di convivenza», ha commentato il presidente del Veneto

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ieri, mercoledì 23 febbraio, durante la sua visita al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni in merito al prossimo allentamento delle restrizioni anti Covid in Italia: «Il governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, - ha precisato Draghi - grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese».

A tal proposito, così come riportato dal'Ansa, il premier ha quindi aggiunto: «Voglio annunciare che è intenzione del governo non prorogare lo stato d'emergenza oltre il 31 marzo». Una presa di posizione forte, dunque, quella presidente del Consigio Mario Draghi che ha poi spiegato come anche lo stesso strumento del super green pass, ovvero il certificato ottenuto solo tramite guarigione o vaccinazione, pare destinato ad avere vita breve: «Metteremo gradualmente fine all'obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all'aperto, tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, - ha poi concluso Draghi - pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto».

«Che lo stato di emergenza non verrà prorogato è una buona notizia. Se sarà confermato è veramente un bel segnale». Così si è espresso il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, accogliendo con favore la notizia delle dichiarazioni del presidente del Consiglio dei ministri. «Oggi le condizioni del contagio ci permettono di dire che siamo entrati nella fase di convivenza - prosegue il governatore Luca Zaia -. Anche con questo provvedimento, quindi, si va a in infondere maggiore fiducia nella popolazione e si va a decretare quel percorso che tutti abbiamo auspicato e che ora può finalmente avere inizio».

Il presidente del Veneto ha poi aggiunto: «I dati, del resto, ci dicono che nonostante i tamponi confermino che ci sono ancora tanti contagi, la stragrande maggioranza sono asintomatici e, in queste ultime settimane, non si traducono in eccessivi ricoveri. C’è quindi da evidenziare che il virus è cambiato e sono mutate anche le ricadute sulle strutture ospedaliere,  - ha concluso il governatore Luca Zaia - tanto vero che il Veneto ha già riaperto alle visite dei familiari e avviato il programma per il recupero delle prestazioni specialistiche ambulatoriali».

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