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«Stufi dei disagi»: fiaccolata contro la Pedemontana

La superstrada in costruzione è finita nel mirino dei residenti a ridosso dei cantieri del tunnel che dovrà connettere il comprensorio del Leogra con l'Ovest vicentino: bordate contro il sindaco cornedese accusato di avere escluso i comitati da un tavolo tecnico

Tra la valle dell'Agno e l'Alto vicentino la Superstrada pedemontana veneta, nota come Spv, continua ad essere fonte di problemi per i residenti di alcune zone soprattutto lungo la Priabonese e nel comprensorio del Leogra. Per questo motivo ieri 8 settembre a Cornedo (frazione di Cereda), uno dei luoghi in cui la protesta da mesi si fa sentire con più vigore, i residenti sono scesi in strada per chiedere alle autorità di intervenire. Si chiedono risposte per eventuali problemi che potrebbero avere gli immobili, ma si chiedono interventi anche per mitigare i disagi che tra rumori, polveri e traffico hanno «reso la vita impossibile a chi vive a contatto con l'opera in costruzione.

E tant'è che ieri a Cornedo in contrada palazzina (una cinquantina i manifestanti che hanno sfilato in silenzio) non c'erano solo gli abitanti del luogo, ma sono accorsi anche «i cugini di sventura» ossia i residenti che dall'altro capo del tunnel in costruzione sul versante di Malo Vallugana «da anni patiscono noie a non finire». Tra coloro che sono intervenuti c'è anche Giorgio Destro legale dei due comitati il quale alle telecamere di Vicenzatoday.it ha ribadito le preoccupazioni espresse a più riprese anche in passato: preoccupazioni che hanno spinto gli abitanti a rivolgersi anche alla magistratura.

Ma c'è di più Destro ieri si è detto indignato per il comportamento della giunta cornedese. Sulla scorta delle segnalazioni dei suoi assistiti nonché dello stesso legale l'amministrazione infatti ha convocato un tavolo tecnico ad hoc (conferenza di servizi in gergo amministrativo) al quale partecipa chiaramente il Comune nonché L'Arpav, «ovvero l'agenzia ambientale regionale». Un tavolo dal quale però «incredibilmente - attacca l'avvocato bacchettando il sindaco Francesco Lanaro - noi diretti interessati siamo stati tenuti fuori. Si tratta di un comportamento inaudito». La convocazione di questo tavolo peraltro era già stato oggetto di una serie di critiche che il consigliere regionale verde Cristina Guarda aveva indirizzato alla giunta regionale veneta.

Durante la serata ha parlato Laura Zambito, presidente del comitato Palazzina la quale si è detta preoccupata per lo scenario che in termini di rischi statici per le abitazioni è stato prospettato dai tecnici del comitato. Poco dopo ha parlato anche Andrea Viero, presidente del comitato Vallugana. Il quale invece si è soffermato al lungo sulla asserita mancanza di iniziative a tutela dei residenti da parte degli enti preposti «a partire dalla Regione Veneto» che è poi l'ente che ha voluto l'opera per la cui costruzione ha incaricato il concessionario privato Sis, un raggruppamento italo-spagnolo presente nel Paese con altri cantieri. «Siamo stufi - ha aggiunto Viero a margine della serata - dei disagi infiniti causati da quest'opera». Ha concluso la serata Massimo Follesa portavoce e vicepresidente del Covepa, un coordinamento che da anni contesta in radice l'opera. L'architetto Follesa alle telecamere di Vicenzatoday.it si è lamentato della carenza «di informazioni» che hanno accompagnato l'iter per la costruzione e la realizzazione della Spv. Ad ogni modo la querelle non è destinata ad esaurirsi. Destro infatti ieri ha spiegato che a breve depositerà un ricorso in sede civile per chiedere al giudice di valutare la possibilità di sospendere il cantiere in zona Cornedo, almeno di almeno di notte.

GUARDA LA VIDEO-SINTESI DELLA SERATA

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