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Evitare le truffe: i carabinieri incontrano l’università degli anziani

L’evento si è svolto nella sala polifunzionale di via generale Maglietta, a Breganze

Come scansare le truffe. Venerdì scorso i carabinieri della compagnia di Thiene e quelli della stazione di Breganze hanno incontrato i frequentatori della locale università adulti anziani, per parlare del fenomeno dei furti e delle truffe. Si è trattato di un incontro promosso e voluto sia dall’università che dal comando provinciale di Vicenza e che va a collocarsi all’interno di una serie di iniziative intraprese dall’Arma dei carabinieri finalizzate a prevenire questa tipologia di reati con particolare riferimento alle fasce deboli.

L’evento si è svolto nella sala polifunzionale di via generale Maglietta, a Breganze, alla presenza di circa ottanta intervenuti. Come spiegano i carabinieri, l’attenzione del comando provinciale di Vicenza è molto alta verso questi fenomeni, in particolare quando le vittime sono anziani o persone fragili. È proprio la scelta delle vittime che dà al reato e al suo autore una connotazione altamente censurabile, poiché spesso il danno non è limitato alla natura economica ma anche, soprattutto, emotiva.

I carabinieri hanno quindi illustrato le principali tecniche utilizzate dai malfattori per entrare nelle case, informando gli intervenuti su come poter prevenire questi reati, fronteggiare i rischi e fornendo consigli pratici sul comportamento da assumere in caso di situazioni sospette. I militari hanno raccomandato di chiamare il 112 non solo ogni qual volta si rimane vittima di un reato ma anche quando c’è semplicemente il dubbio che qualcosa di poco chiaro si sta verificando.

Sono state dunque illustrate le tecniche più diffuse, come quella del falso appartenente alle forze dell’ordine e dell’avvocato, truffa nella quale il malvivente, dopo aver raggiunto al telefono l’anziano, segnala un incidente stradale nel quale sarebbe rimasto coinvolto un familiare, convincendo così la vittima che per aiutare il congiunto a non finire in prigione, è necessario versare somme, talvolta ingenti, di denaro. Sono infine state illustrate altre tecniche come quella dell’abbraccio e dei i falsi funzionari del gas.

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