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I guai della Spv «all'Epifania della terra»

L'evento di quest'anno è in calendario nell'Alto vicentino: al centro della discussione ci sarà il caso della Pedemontana e quello dei Pfas: possibili contestazioni all'indirizzo degli ambientalisti

Anche quest'anno i «Beati costruttori di pace» daranno vita alla messa «per l'Epifania della terra». Una messa dedicata alla tutela dell'ambiente e «del creato»: un monito contro gli scempi ambientali «di cui noi tutti siamo responsabili». L'evento, e la scelta è significativa, è in programma a ridosso dei cantieri della Spv a Malo Vallugana. Lo rende noto, con un disapccio diramato stamani 3 gennaio, il padovano don Albino Bizzotto, coordinatore e fondatore dei «Beati costruttori dei pace», una onlus nazionale con sede nella città del Santo.

IL MESSAGGIO
Nel suo disapccio don Albino non va molto per il sottile e sottolinea come l'Epifania sia sempre stata «la celebrazione festosa dei popoli e del loro cammino, nonostante le violenze, le guerre e le ossessioni del potere». Poi un'altra considerazione: «Da alcuni anni stiamo riconoscendo soggettività a madre Terra, nonostante inquinamenti, scandali, speculazioni, corruzione e mafia».

LA SCELTA
Ad ogni modo la scelta di organizzare l'evento a ridosso dei cantieri della Superstrada pedemontana veneta (meglio nota come Spv) non è casuale. Proprio l'area di lavoro in zona Vallugana a Malo è da mesi al centro di una serie infinite di polemiche. I residenti contestano duramente le modalità di gestione degli scavi da parte del concessionario tanto da lamentare disagi di ogni tipo specie in relazione alle operazioni di scavo del tunnel. Un disagio che si è trasformato in disperazione tanto che si parla di una raffica di cause civili che i residenti starebbero avviando nei confronti del concessionario incaricato di realizzare e gestire l'opera ossia la Sis.

IL MOMENTO
Tuttavia l'evento organizzato dai «Beati costruttori di pace» in una con una serie di comitati ambientalisti del territorio tra cui il Covepa ricade in un momento particolare. Sul fronte della Spv in effetti non c'è solo il caso Vallugana a tenere banco. Sul tappeto c'è anche la questione della voragine che si è creata dall'altra parte della vallata proprio all'imbocco della galleria che dal comprensorio di Cornedo-Castelgomberto dovrebbe giungere nel comprensorio di Malo. Il continuo allargarsi della stessa voragine aveva mandato su tutte le furie il Covepa che teme per la sicurezza di alcune abitazioni. Gli aveva risposto a stretto giro la giunta di Cornedo la quale ritiene invece che la situazione sia sotto controllo e che i comitati stiano diffondendo inutili allarmismi. La querelle è tutt'altro che risolta anche perché nel frattempo Massimo Follesa, portavoce del Covepa, aveva preso carta e penna indirizzando un esposto ai carabinieri forestali della valle dell'Agno chiedendo caldamente l'intervento delle autorità a partire della procura della repubblica di Vicenza. Follesa peraltro in queste ore ha rilanciato le accuse pubblicando sul blog del Covepa anche un prospetto tecnico nel quale si traccia una ipotesi sulle ragioni di natura anche geologica alla base del collasso di Cornedo.

LA NOVITÀ
Frattanto alcuni residenti della contrada Cracchi, la zona di Cornedo in cui l'avvallamento «avrebbe raggiunto dimensioni preoccupanti», fanno sapere che le autorità si sarebbero già mosse dopo l'esposto del Covepa nel quale si chiede il sequestro dell'area. Più nel dettaglio durante gli ultimi giorni gli uomini dei carabinieri forestali della Valle dell'Agno avrebbero compiuto diversi sopralluoghi e avrebbero stilato un paio di verbali che a breve potrebbero finire sul tavolo del magistrato: la procura di Vicenza infatti da tempo ha aperto alcuni fascicoli sul dossier Spv.

ALTA TENSIONE
Sul piano ambientale la situazione rimane comunque generalmente tesa. In queste ore i comitati sono sul piede di guerra anche per l'affaire Miteni. Le notizie che trapelano dai media veneti in merito «ad una bonifica in formato mignon» che dovrebbe interessare il sito di Trissino al centro di uno dei più grandi scandali ambientali del recente passato stanno mandando in fibrillazione il fronte ecologista che valuta con molto scetticismo il dossier in mano alla provincia di Vicenza e alla Regione Veneto: quest'ultima peraltro fa sapere nel frattempo che la proposta di bonifica, o meglio di messa in sicurezza, giunta da parte dei privati è tutta da valutare. Ad ogni buon conto non è da escludere che i comitati, anche su questo fronte faranno sentire la loro voce. Ma c'è dell'altro. Stando ad alcune indiscrezioni circolate a Malo l'epifania delle terre potrebbe essere oggetto di una colorita contestazione da parte di alcuni piccoli imprenditori della zona. I quali ritengono che l'attivismo degli ambientalisti non solo nuoccia al proseguo dei lavori della Spv, ma anche al progresso economico del comprensorio. Per quanto riguarda poi il dettaglio organizzativo la messa inizierà alle 14,00 in via tirondolo a Malo mentre il confronto pubblico sui temi ambinetali seguirà dopo la cerimonia religiosa che sarà officiata da Bizzotto in persona.

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