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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità San Lazzaro / Via Umberto Giordano

Emergenza freddo, in via Giordano 48 ospiti

C'è anche una tenda per chi non vuole dormire dentro

Sono quasi 130 le persone senza una casa che ogni sera trovano accoglienza nella struttura comunale di via Giordano, riservata al progetto Emergenza freddo, e all’albergo cittadino, trasferito da qualche anno in contra’ San Marco. Si tratta di 48 uomini accreditati in via Giordano (ma nelle scorse settimane sono arrivati ad essere 51), e di 62 uomini e 8 donne con 9 bambini ospiti nelle diverse stanze dell’ex studentato di contra’ San Marco, il cui diritto di superficie è stato ceduto gratuitamente dalla curia al Comune di Vicenza per 20 anni, con l’obiettivo di strutturare in modo organico l’accoglienza dei senza fissa dimora.

“Si tratta di un record assoluto – commenta l’assessore alle Politiche sociali Marco Zocca - ottenuto grazie a una capillare attività di convincimento fatta dagli operatori delle unità di strada che ogni settimana agganciano i senzatetto proponendo, almeno per le sere più fredde, un riparo negli spazi comunali – al limite persino nella tenda allestita nel cortile di via Giordano per i più refrattari. Un letto dignitoso, insomma, che significa anche cena, doccia, lavanderia, colazione e la possibilità di incontrare un assistente sociale per cominciare a delineare un percorso individuale di recupero. Ciò, ovviamente, non significa che il fenomeno sia scomparso, ma ad oggi le persone che, malgrado le nostre ripetute offerte di aiuto, si ostinano a vivere per strada sono davvero poche, compreso chi cerca autonomamente ospitalità in luoghi di altre istituzioni, come nel caso dell’ex seminario in gestione all’Ulss”.

L’assessore ha fatto il punto della situazione con lo staff dell’assessorato alle Politiche sociali e il responsabile delle pattuglie antidegradio della Polizia locale in via Giordano, dove il progetto Emergenza freddo prevede l’ospitalità notturna da novembre a maggio dei senza fissa dimora che non risiedono in città. Il servizio è garantito dalla cooperativa Cosmo, insieme alla cooperativa Gabbiano 2.0 che si occupa delle attività ausiliarie.

L’anno scorso, quando ancora si operava in emergenza Covid, gli ospiti della struttura avevano raggiunto al massimo le 40 unità; i positivi venivano isolati all’albergo cittadino di contra’ San Marco.
Secondo il protocollo del progetto, la struttura di via Giordano consente agli ospiti l’accesso dalle 18 fino alle 22. Trattandosi di accoglienza notturna, per le 8 del mattino tutti devono uscire. Oltre al pasto serale e alla colazione, viene fornito il servizio di lavanderia e il materiale per l'igiene personale.
Nello spazio verde davanti alla sala mensa è stata allestita una tenda per accogliere chi non vuole assolutamente dormire in una struttura "chiusa". La tenda è utilizzata anche per ricoverare chi si presenta particolarmente alterato, ma non aggressivo.

Come accedere al servizio

Chi chiede ricovero si deve preventivamente accreditare nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 11, orari in cui è attivo anche lo Sportello di segretariato sociale dove opera un assistente sociale. Sono molti gli ospiti che chiedono spontaneamente di parlare con l’assistente sociale per chiedere un aiuto. Gli altri vengono avvicinati in occasione dell’accreditamento per cercare di inquadrare la situazione di ciascuno, benché sia difficile ottenere costanza nella permanenza stessa in struttura. Dopo aver fatto il primo colloquio, l’assistente sociale fa un’analisi della situazione e valuta quali siano i bisogni prioritari e quali sono le risorse che si possono mettere in atto, ipotizzando insieme alla persona i primi obiettivi del progetto individuale. Parallelamente allo Sportello di segretariato sociale opera l’unità di strada comunale, attivata in collaborazione con l’associazione Diakonia e la Caritas diocesana che – assieme alle altre unità di volontari operative nel territorio – si occupa di monitorare le persone che dormono per strada, cercare di capire le motivazioni di tali scelte di vita e provare a convincerle ad usufruire delle strutture cittadine per la notte o ad assumere comportamenti decorosi in caso di permanenza all’aperto.

L'unità di strada collabora con la Polizia locale per facilitare il dialogo con le persone che bivaccano in città: in questo senso importanti risultati sono stati raggiunti per migliorare i loro comportamenti e spingerle verso un ricovero nelle varie strutture esistenti sul territorio, ottenendo dalla polizia un riscontro molto positivo.

Nella struttura di contra’ San Marco sono invece accolte principalmente persone con problemi abitativi residenti in città, ma vi sono ospitati anche non residenti comprese alcune famiglie, per un totale di 79 persone (tra cui 8 donne con 9 bambini).

Per quanto riguarda le unità di strada promosse da associazioni di volontariato del territorio e coordinate da Comune, attualmente sono otto e svolgono uscite tutte le sere della settimana e qualche mattina. Due di queste seguono target specifici di utenza nell'ambito del contrasto allatossicodipendenza e allo sfruttamento sessuale.

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