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Caso Pfas? «Bonifica subito»

Da Roma a Venezia alla valle dell'Agno la rete ambientalista si mobilita in massa per chiedere un intervento definitivo contro la maxi contaminazione da Pfas attribuita alla fabbrica dell'Ovest vicentino

La sede del Ministero dell'ambiente a Roma, palazzo Balbi, sede della giunta regionale veneta a Venezia, il municipio di Trissino e la sede della Miteni a Trissino nell'ovest vicentino: sono i quattro luoghi simbolici davanti ai quali si è data appuntamento oggi la rete ecologista del Nordest per chiedere a gran voce la bonifica del suolo della stessa Miteni. Quest'ultima da anni è accentro di un contenzioso giudiziario legato alla contaminazione da derivati del fluoro, «i temibilissimi Pfas», che secondo la magistratura inquirente è attribuibile proprio alla industria chimica trissinese oggi fallita. L'inquinamento dell'acqua di falda e dei suoli avrebbe colpito, tra Veronese, Vicentino e Veronese, una porzione notevole del Veneto centrale.

Il caso è «il più rilevante al mondo fra quelli del suo genere» e da tempo è divenuto di portata europea. Tra Roma, Venezia e Trissino oggi stanno facendo capolino anche alcune tv nazionali e del Vecchio continente. Greenpeace, «Mamme no Pfas», Legambiente, Isde Medici per l'ambiente, Medicina democratica e Cgil sono solo alcune delle sigle che hanno dato vita ad una iniziativa tesa a sensibilizzare anche il governo capitanato dalla premier Giorgia Meloni nonché il parlamento. Tra i presenti si segnalano il candidato sindaco per la città di Vicenza Giacomo Possamai (il quale siede anche in consiglio regionale veneto quale capogruppo del Pd), i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon del Pd: e ancora la consigliera regionale Cristina Guarda di Ev. Al presidio davanti alla Miteni (circa duecento i manifestanti col pubblico che è cominciato ad affluire attorno alle 13,30 davanti alla presenza assai discreta di una trentina di uomini delle forze dell'ordine coordinati dalla Digos di Vicenza), ha partecipato anche l'infettivologo Andrea Crisanti (oggi senatore eletto come indipendente nel Pd). Il quale ha definito «assai grave la situazione». Se si parla di Pfas «noi chiediamo che la bonifica si faccia subito» hanno chiesto a gran voce molti manifestanti rispetto a uno scandalo deflagrato dieci anni fa.

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