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Coronavirus, Zaia sui vaccini: «Abbandono degli insegnati al 50%, rafforzeremo i "riservisti"»

Il punto del presidente della Regione sull'epidemia da Covid-19 in Veneto con i dati aggiornati a lunedì

Presentati dal presidente della Regione i dati del bollettino sulla situazione dell'epidemia da Covid-19 in Veneto. I contagi registrati nelle ultime 24 ore sono stati 981 mentre sono 39174 gli attualmente positivi. Negli ospedali del Veneto sono invece ricoverati 1958 (+49) pazienti, dei quali 1714 in area non critica e 244 (+6)  in terapia intensiva. I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 14.

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 «Dei 39mila pazienti positivi in Veneto; metà sono asintomatici e tra i sintomatici, il 5% -7% finisce in ospedale. I dati si applicano a livello statistico mondiale, ma il dato vale anche per il Veneto - ha commentato Luca Zaia - ora attendiamo i dati di questa settimana per capire se torneremo in zona arancione, l'Italia comunque da lunedì sarà sabato e domenica e lunedì di Pasqua rossa. Gli altri giorni saranno arancioni per tutti e rossi per chi è già rosso».

Tra i punti toccati da Zaia nel corso della conferenza, quelli delle terapie monoclonali e dei vaccini. Sul primo punto, il presidente della Regione ha confermato che «la terapia monoclonale sta prendendo quota e funziona nelle fasi iniziali della malattia, attendiamo l'arrivo di un nuono monoclonale della Roche che sarà ancora più performante». Sui vaccini, invece, la previsione è invece di chiudere entro i primi di aprile tutti i cittadini over 80. «Ne restano ancora 255mila, mentre abbiamo vaccinato tutte le categorie essenziali», ha aggiunto il governatore, annunciando che nel corso della settimana in Veneto dovrebbero arrivare 131370 dosi. «Moderna non è però confermato, ci sono 92879 dosi di AstraZeneca ma non ne sono utilizzabili oltre 23mila dei due lotti bloccati. Su Pfizer abbiamo ancora 16224 dosi, dovrebbero arrivare domani, ma se non arriva la consegna siamo quasi a zero. Mentre la svolta sarà a metà aprile con l'arrivo del vaccino monodose Johnson&Johnson, che ci aiuta non poco», ha aggiunto Zaia. 

Infine il presidente della Regione Veneto ha parlato del problema della defezioni in massa degli insegnanti chiamati a vaccinarsi. Chi ha rinunciato è circa, a oggi, il 50%. «Per questo, rafforzeremo i "riservisti"». Cioè saranno chiamati i cittadini che vogliono vaccinarsi, per classi di età. «Ma evitiamo false informazioni, il metodo non è questa nuova tendenza di andare nei punti vaccinali a fine giornata, per vedere se si riesce ad avere una dose di vaccino». Anche per questo, e per snellire la campagna vaccinale, è in arrivo un software per prenotarsi e andare a vaccinarsi nei punti predisposti. «Dovrebbe essere operativo a breve, anche con un numero verde unico per i cittadini: comunicheremo la fascia di età da vaccinare e i cittadini potranno prenotarsi senza aspettare che qualcuno li chiami», ha concluso Zaia. 


 

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