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Coronavirus, il punto di Luca Zaia: «Oggi scendiamo per la prima volta sotto al massimo di marzo nelle terapie intensive»

La situazione in Veneto sulla pandemia con i dati del bollettino aggiornati a martedì 19 gennaio

Ancora in calo la curva epidemiologica relativa alla pandemia da Covid-19 in Veneto. I dati del bollettino di martedì 19 gennaio, resi noti durante l'incontro con la stampa di Luca Zaia nella sede della protezione civile, mostrano che su  47011 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore - 33058 dei quali rapidi e 13958 molecolari - sono 957 quelli risultati positivi al coronavirus. L'incidenza è risultata quindi del 2,03%. Il totale degli attualmente positivi in regione è di 63171, 2520 in meno rispetto al pomeriggio di lunedì. I ricoveri per Covid negli ospedali veneti sono attualmente 2942, di 2603 (-58) in area medica e 339 (-15) in terapia intensiva. I dimessi sono 13191 (+121) mentre purtroppo si sono verificati altri 162 decessi a causa del virus. 

Nella solo provincia di Vicenza sono +89  i nuovi contagiati mentre 10433 gli attualmente positivi, 254 in meno rispetto a ieri. Negli ospedali vicentini sono ricoverate 355 persone, in calo di 17 unità. Di questi 323 (-14) sono in area non critica e 32 (-3) in terapia intensiva. Sono infine +12 i decessi per Covid-19 nel territorio berico. 

Bollettino ore 8 del 19 gennaio

«Abbiamo meno positivi in entrata rispetto a quelli in uscita - ha commentato Zaia - abbiamo l'immagine di una curva che decresce e speriamo che il trend duri. Oggi è il primo giorno (della seconda ondata ndr) che scendiamo al massimo di marzo nelle terapie intensive. La situazione è ancora pesante negli ospedali, ma se continuiamo con questo bel lavoro di attenzione è ragionevole pensare che se ne possa uscire, assieme ai vaccini».

E proprio sulla questione vaccini il presidente della Regione Veneto ha specificato: «Siamo preoccupati per i ritardi, ci rendiamo conto che un impresa abbia dei problemi, avremo una riduzione della fornitura anche per la prossima settimana, con questi numeri non riusciamo più a fare campagna vaccinali: avendo fatto piu di 100mila vaccini abbiamo bisogno di altrettante dosi per il richiamo. Noi non abbiamo rapporti con l'azienda e non abbiamo letto il contratto, se ne occupa il Governo, ma diciamo alla Pfizer che se volesse far qualcosa in Veneto noi ci siamo se si tratta di produrre vaccini».

Infine Zaia ha annunciato di aver presentato al tar del Veneto il ricorso che 17 cittadini hanno presentato chiedendo che siano riaperte le scuole  in Veneto.

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