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Coronavirus, il punto di Luca Zaia: "Contagi in salita ma niente impatto sugli ospedali"

La diretta del presidente della regione su Covid : "È iniziata la fase endemica". Nel corso della conferenza sono stati forniti aggiornamenti sui profughi ucraini in Veneto

Nella giornata della memoria delle vittime del Covid, Luca Zaia torna in diretta Facebook per gli aggiornamenti sulla situazione sanitaria, con il bollettino di Azienda Zero, e sull'accoglienza dei profughi in Veneto. 

Gli aggiornamenti Covid

Luca Zaia ha fornito i numeri sul contagio da Covid in Veneto. Sono più di 65mila i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore che hanno trovato altri 6061 nuovi contagi con un'incidenza del 9,23%. Gli attulmente positivi sono invece 63811 mentre i ricoveri negli ospedali della regione sono a quota 819 (-2), dei quali 764 in area medica e 55 in terapia intensiva. Purtoppo altri 13 i decessi. Per quanto rigurda invece i dati del monitoraggio, mandati all'Iss, in regione c'è un rt di 0,90, un 2,4% di occupazione nelle terapie intensive e un 7,4% in area medica e un'incidenza di 713 contagi ogni 100mila abitanti. 

"Siamo in allerta, la curva dei contagi sta ritornando a salire. la discriminante è l'impatto sull’ospedalizzazione che a oggi è negativo. Per avere una prima misura di quello che accadrà se ne parlerà verso fine di marzo”, ha dichiarato Zaia, per il quale “siamo passati alla fase endemica, anche l'Omicrom2 viene coperto dalla terza dose. il virus non è piu quello di febbraio 2020, la quasi totalità del virus si è rafreddorizzato con sintomi paucisintomatici o assenti. L'allerta rimane per i fragili. condivido il fatto che sia messa la parola fine il 31 marzo allo stato di emergenza e che bisognerà concentrarsi solo a chi ha sintomi, se confermato l'impatto negativo sulle ospedalizzazioni". 

Profughi ucraini 

Zaia ha poi annuncito che l'ospedale donato dal Qatar al Veneto partirà per il confine con l'Ucraina per la prima accoglienza dei profughi. "Ho ritenuto opportuno che non resti in magazzino ma che vada dove serve", ha aggiunto Zaia. Sul fronte profughi sono attualmente 5900 le persone che attualmente alloggiano in Veneto. Il sistema sanitario regionale ha già fatto 11mila tamponi, con un'incidenza di contagi del 2%. Inoltre sono 197 gli ucraini nelle strutture regionali ma i posti letto, con l'apertura di nuovi hub, tra cui quello di Asiago, arriveranno a 1200. Poi ci sono 4500 veneti che si sono proposti per l'ospitalità. Infine, la raccolta fondi ha raggiunto la cifra dei 500mila euro con 2mila donazioni. 

"Stanno arrivando in Veneto l'85% di donne e bambini, gli anziani sono pochi e il 40% dei bambini ha meno di 15 anni", ha concluso Zaia 

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