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Coronavirus, Zaia frena gli allarmisti: "Niente psicosi ma siate prudenti e usate la mascherina"

Il governatore del Veneto è tornato oggi, martedì 13 ottobre, a parlare del contagio da Covid-19. Numeri in crescita ma la situazione resta sotto controllo

Gli ospedali veneti non sono in sofferenza ma si inizia a sentire un po' di pressione: "abbiamo 362 ricoverati, di cui 41 in terapia intensiva. Stiamo monitorando e stiamo aggiornando il Piano di Sanità Pubblica che avremo entro qualche giorno. Ed ai cittadini faccio un appello: usate le mascherine". Sono queste le parole del governatore Luca Zaia, intervenuto oggi, martedì 13 ottobre, dalla sede regionale della Protezione civile.

Relativamente ai dati sul contagio diffusi da Azienda Zero il governatore ha dichiarato: "Su 6.655 positivi in Veneto, solo 224 sono sintomatici. Significa che, attualmente, circa 97 positivi su 100 non hanno sintomi". 

E di fronte ad una curva di crescita dei contagi e dei ricoveri, ancora sotto controllo, la Regione Veneto punta sulla programmazione. "Nel giro di pochi giorni sarà concluso il nuovo Piano di sanità pubblica - ha annunciato Zaia - Sarà un piano anche ospedaliero e ho voluto che fosse basato su step, in modo tale da sapere quali misure far scattare a livello ospedaliero al superamento di determinate soglie. Ed ho chiesto che in questo piano fosse ancora di più incentivata la fase di testing. I test sono infatti fondamentali e sono il primo servizio che forniamo ai cittadini. E sono anche in evoluzione, per questo il piano dovrà essere molto ricettivo rispetto alle novità".

“La preoccupazione maggiore – ha segnalato inoltre il governatore – riguarda le attività economiche che inevitabilmente subiranno una contrazione del lavoro e del fatturato. Sacrosanto intervenire a salvaguardia prima di tutto della salute pubblica – ha aggiunto Zaia – ma ai settori penalizzati va immediatamente garantito un sostegno economico statale che permetta loro di sopravvivere, e di non licenziare, per il tempo che sarà necessario. Questa misura è urgente – ha aggiunto – e avrebbe dovuto addirittura essere già inserita nel Dpcm, perché se è giusto che alcuni settori cooperino più di altri alla lotta comune al virus, è sacrosanto che essi debbano avere un aiuto per tutto ciò che non potranno guadagnare con il loro onesto lavoro”.

Infine, Zaia ha anche commentato l'ultimo dpcm del governo, varato nella notte: "È stata accolta la mia richiesta per essere ancora più veloci nell'utilizzo di test innovativi e sono soddisfatto per la diminuzione dei giorni di quarantena, che finirà con un solo tampone e non più con il doppio. Però le nostre osservazioni al testo del decreto non sono state accolte e spero che vengano fatte delle modifiche. Noi chiedevamo un po' di buon senso e soprattutto un intervento per tutte quelle attività economiche che saranno penalizzate da queste norme. Io continuo a dire che dietro ad ogni provvedimento restrittivo nei confronti di alcune attività ci deve essere un provvedimento economico di sostegno a quelle attività".

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